Si è ormai consumato il divorzio tra Scelta Civica e Udc. Un divorzio nato a seguito della decisione di Piero Ferdinando Casini di seguire un percorso diverso da quello annunciato insieme al gruppo che fa capo all’ex Presidente del consiglio Mario Monti nelle ultime competizioni politiche. La scissione fa subito eco in provincia di Avellino dove l’onorevole Angelo D’Agostino scrive: «Oggi si consuma la rottura tra chi è voluto restare coerente con gli impegni assunti verso gli elettori nove mesi fa e chi - dopo aver utilizzato simbolo, prestigio e fiducia di Monti per essere nominato parlamentare - ha scoperto che Scelta Civica è superata e bisogna andare oltre. I fatti dimostrano che c’è una componente largamente maggioritaria la quale ritiene che Scelta Civica è utile per dare un contributo prezioso al nostro Paese». E poi il coordinatore irpino di Scelta Civica aggiunge: «La scissione in queste ore rappresenta la fine di una serie di equivoci che avevano sin qui impedito di esprimersi e lavorare lungo il percorso tracciato dall’Agenda Monti. Ora è finalmente possibile ripartire dai territori con un rinnovato impegno sui problemi concreti della gente». Il deputato conclude tirando qualche stoccata ai suoi ex alleati: «In Irpinia si riprende da subito finalmente senza la zavorra di figure e metodi incompatibili con la nostra idea di politica. Intanto nel Pdl le acque sono ancora più agitate. Silvio Berlusconi ha azzerato tutte le cariche nel consiglio nazionale approvando all'unanimità il documento dell'ufficio di presidenza che dichiara cessata l'attività del Pdl e fa rinascere Forza Italia. Nel consiglio nazionale tra gli irpini c’era il senatore Cosimo Sibilia che ha dichiarato: "era giusto e doveroso essere dalla parte del Cavaliere. La mia storia politica la conoscono tutti. Ora attendiamo di conoscere quale sarà il percorso da intraprendere e con quali motivazioni". Nella compagine irpina c’era anche la consigliera regionale Antonia Ruggiero e l’ex ministro Gianfranco Rotondi che ha annunciato: "è un ritorno alle origini, un ritorno a casa anche per noi democristiani. Bisogna ripartire dal territorio, dalla base cosa che in passato non è mai stata mai fatta». Intanto ci sarebbe anche un nutrito gruppo di consiglieri regionali, assessori, e dirigenti di partito quale Generoso Cusano che sarebbero pronti a seguire la mission del vicepremier Angelino Alfano e del ministro sannita Nunzia De Girolamo che lavorano per mantenere in piedi un governo di salute pubblica.
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