Non c’è sosta per la macchina elettorale del centrosinistra. Dopo il successo ottenuto con le primarie che hanno sancito l’affermazione di Bersani come candidato premier, gli elettori di centrosinistra dovranno tornare al voto il 29 o il 30 dicembre per definire la lista unica per Camera e Senato. Preme appunto sapere chi sia in corsa per un posto in uno dei due rami del Parlamento, stando alle prime sembra che la provincia di Avellino debba candidare 5 o 6 persone, quindi il doppio rispetto alla copertura del territorio. Sono le regole comunque a determinare le liste. In ossequio a quanto stabilito fino ad ora, salvo deroghe, sarà esclusa la consigliera regionale Rosetta D’Amelio in quanto membro del parlamento regionale. Fuori anche il sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo perchè primo cittadino di un comune superiore a cinquemila abitanti. In corsa invece sarà il sindaco di Frigento Luigi Famiglietti perché alla guida di comune con abitanti inferiori ai cinquemila. Chance di rilievo per la segretaria Caterina Lengua per la doppia preferenza di genere. Non dovrà raccogliere firme (il cinque per cento degli iscritti sul livello provinciale, raccolte in tre circoli diversi) invece il senatore Enzo De Luca in quanto l’unico parlamentare uscente, il quale potrà lasciare il campo libero se rientra nella quota riservata al segretario. Scalda i motori invece l’ex sindaco di Avellino Giuseppe Galasso che sta organizzando il suo comitato elettorale. Insomma la mobilitazione continua. La sfida scende ancora di più sul territorio. Sulla stessa scia anche Sel per cui si sta parlando dei criteri.
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