Il crollo occupazionale e quello produttivo, delineato dall’ultimo Rapporto Svimez, mette di fronte alla politica nazionale il problema più grande del nostro Paese: il divario tra Nord e Sud” così Luigi Famiglietti, deputato Pd della I Commissione della Camera a seguito della presentazione dell’ultimo Rapporto da parte dell’Associaizone per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno.

“Per ripartire è necessaria una seria riflessione, soprattutto per non ripetere gli errori del passato, come, ad esempio, quando si è speso una quota modesta delle risorse europee disponibili frammentandole su una pluralità di obiettivi- afferma Famiglietti-. A tal fine è di grande importanza l’istituzione, da parte del Governo, dell’Agenzia per la Coesione che dovrebbe supplire a molte delle carenze emerse nella precedenti esperienze programmatorie”. 

“E l’annuncio, del Sottosegretario Graziano Delrio, che l’Agenzia entro il 3 novembre sarà operativa è il segnale dell’impegno del Governo- sottolinea Famiglietti-. Inoltre, come affermato dallo stesso Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, serve uno sviluppo autopropulsivo ed una classe dirigente competente”

Tuttavia, secondo l’onorevole Democratico, non mancano opportunità per il Mezzogiorno: “Nel mediterraneo transita un terzo dell’intero interscambio mondiale di merci; il sottodimensionamento del settore culturale, addirittura inferiore alla media europea nonostante l’imponente patrimonio a nostra disposizione- conclude Famiglietti-. Tra le priorità c’è la necessità di definire una seria programmazione  di settori e filiere, individuando le maggiori opportunità di sviluppo e le tecnologie chiave sulle quali orientare gli investimenti per rimettere rapidamente l’industria al centro di una nuova strategia di sviluppo”.