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Politica

Riforma costituzionale: gli emendamenti del Senatore De Luca

De Luca

Combattere il trasformismo in politica e accelerare il trasferimento dei poteri agli Enti locali in ottemperanza alle disposizioni di legge. Questi gli obiettivi degli emendamenti e dell'ordine del giorno presentati su iniziativa del senatore del Partito Democratico Enzo De Luca nell'ambito della discussione, in corso al Senato, sulla riforma costituzionale.   In particolare, con l'ordine del giorno, partendo dalla premessa che «ai sensi dell’art. 118 della Costituzione i Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie»; che «i Comuni, le  Province, le Città Metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome» e che «l’art. 23 comma 18 del D.L. 6 dicembre 2011 n. 201 convertito in legge 214/2011 prevede che “lo Stato e le Regioni, con propria legge, secondo le rispettive competenze provvedono a trasferire ai Comuni, entro il 31 dicembre 2012, le funzioni conferite dalla normativa vigente alle Province, salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, le stesse siano acquisite dalle Regioni, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. In caso di mancato trasferimento delle funzioni da parte delle Regioni entro il 31 dicembre 2012, si provvede in via sostitutiva”»,  De Luca impegna il Governo «a sollecitare le Regioni inadempienti, ed individuare un quadro coerente con l’esigenza del definitivo superamento del problema del mancato trasferimento dei poteri agli Enti locali». Con gli emendamenti, invece, il senatore del Pd propone di modificare l'art. 65 della Costituzione (in materia di ineleggibilità ed incompatibilità) in modo  tale che nessun eletto al Parlamento «può appartenere ad una delle Camere e contemporaneamente svolgere l'ufficio di Presidente di Provincia o di Sindaco», si legge nel testo, che continua: «Non sono eleggibili alla carica di deputato o di senatore coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva per un delitto non colposo. La legge determina gli altri casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di deputato o di senatore». Un'altra modifica proposta da De Luca riguarda l'articolo 67 della Costituzione (in materia di costituzione dei gruppi parlamentari). «I regolamenti della Camere – recita il testo dell'emendamento - «stabiliscono le forme e i limiti per la costituzione dei gruppi parlamentari in modo da assicurare l'adesione dei deputati e dei senatori al gruppo corrispondente alla lista o al gruppo di candidati in cui sono stati eletti».

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