Il referendum costituzionale è ancora lontano, non si terrà prima d'ottobre. Solo in autunno, dunque, i cittadini saranno chiamanti a bocciare o promuovere le riforme costituzionali fortemente volute dal governo Renzi: fine del bicameralismo perfetto e nuovo senato tra i punti principali. Ma in molti in questi provvedimenti intravedono il rischio di una regressione sul terreno delle garanzie democratiche e dell'equilibrio tra poteri. Ovunque spuntano comitati che inviteranno a votare no, uno di questi è nato anche ad Avellino e si sta organizzando per far sentire la propria voce. Dentro il mondo della sinistra politica e sindacale da sempre critico nei confronti del cosiddetto partito della nazione di stampo renziano.
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