“Oggi con l’approvazione dei nostri due emendamenti in Commissione sanità abbiamo cominciato a chiudere i rubinetti del potere e della mala amministrazione in un comparto che assorbe il 70 % delle risorse del bilancio regionale”. Spiega Valeria Ciarambino, capogruppo del M5S alla regione.
“Non sarà più possibile nominare direttori generali e membri di commissione che sono chiamati a valutare le nomine coloro che siano stati condannati con sentenza, anche non definitiva, da parte della Corte dei Conti, al risarcimento del danno erariale per condotte dolose”.
Si tratta di una grande vittoria del M5S e dei cittadini campani - sottolinea Vincenzo Viglione, consigliere e membro della Commissione sanità - passa il principio di onestà e buona amministrazione nella sanità pubblica campana: s’interviene preventivamente sui ruoli di responsabilità particolarmente esposti a rischio corruzione”. “Accanto a questa vittoria c'è però da dire - continua Viglione - che la nostra proposta puntava a modificare completamente il sistema delle nomine di vertice della sanità, svincolandole dalla politica e creando un sistema di trasparenza e di merito. Proposta che è stata bocciata in Commissione”.
Non finisce qui – spiega Ciarambino – nel prossimo Consiglio regionale riproporremo in aula il nostro emendamento che abolisce qualsiasi cinghia di trasmissione tra giunta, politica e sanità: per il M5S la commissione valutatrice deve essere composta da cinque membri indipendenti, e non da tre, senza alcun legame con la politica e con la Regione, abolendo il membro dell’avvocatura regionale. La Commissione deve provvedere a formare una graduatoria dei possibili direttori generali in base ai titoli, al merito e all’integrità. Il presidente della giunta si limiterà solo e unicamente ad una semplice ratifica, nominando il primo in graduatoria: così ai vertici della sanità campana potranno esserci davvero i migliori e non gli ‘amici di’”. La nostra battaglia è molto più ampia e mira a togliere alla politica il monopolio delle nomine – conclude Ciarambino - rompe l’anello di congiunzione della corruzione, delle pressioni indebite, del clientelismo e dei ricatti a cascata su tutte le nomine della sanità. Lanciamo la sfida a De Luca e alla sua maggioranza: è questa la vera rivoluzione della trasparenza e del merito in sanità. Così non potranno più esserci i ‘casi Mastursi’”.
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