C’è fibrillazione anche a livello provinciale per le Regionali del prossimo anno. Segnali di insofferenza arrivano da Forza Italia che attende la decisione di Stefano Caldoro. Manca l’investitura ufficiale, ma nel partito di Berlusconi la discussione è alta. Il coordinatore provinciale di Avellino, Cosimo Sibilia, infatti annuncia: “Starò a quello che deciderà il partito”. Ma puntualizza: “per la provincia di Avellino non è stato il governatore che sognavo dopo dieci anni di Bassolino. Non essere mai stati rappresentati in giunta per cinque anni è una cosa grave”. Una scelta infatti che ha penalizzato non solo l’intera provincia ma soprattutto la Valle Ufita dove operava per Forza Italia l’ex vicario provinciale del partito Generoso Cusano, che aveva portato nel forziere appena diecimila preferenze. Discussione a parte per Giuseppe De Mita che ha svolto la carica di assessore al turismo e di vicepresidente per tre anni. Sul fronte del Partito democratico invece arrivano indicazioni da Enzo Venezia, dirigente provinciale, secondo cui il partito dopo la sconfitta alle Provinciali deve indicare i nomi più rappresentativi del territorio quali Rosetta D’Amelio, consigliere regionale uscente, e l’ex senatore Enzo De Luca. Due nomi per il dirigente del partito che potrebbero ridimensionare le attuali difficoltà e dare un impulso al partito. Ritornando alle questioni della leadership nelle maggiori coalizioni se Caldoro non ha ancora sciolto la riserva certamente non risparmia stoccate al sindaco di Salerno De Luca proprio nella sua città davanti ai membri di Confindustria.
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