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Soppressione Tribunali, De Mita chiede la proroga al Ministro Cancellieri

Giuseppe De Mita

Giuseppe De Mita, deputato dell’Udc – Scelta Civica per l’Italia, ha presentato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta indirizzata al Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, relativa alla soppressione dei tribunali così come previsto dal decreto legislativo 155 del 2012 che dispone la ridefinizione complessiva della geografia giudiziaria con la cancellazione di 31 Tribunali, di 31 Procure e delle 220 sezioni distaccate presenti sul territorio nazionale. 
Nell’interrogazione, infatti, si chiede al Ministro Cancellieri di valutare la possibilità di prorogare l’entrata in vigore del decreto legislativo in questione prevista per il 14 settembre 2013, motivando questa decisione per ragioni di tempistica, e quindi organizzative, ma anche e soprattutto di merito. 
“Se è vero – dichiara l’onorevole Giuseppe De Mita – che la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati nel corso della precedente legislatura ha dato parere favorevole al decreto legislativo in questione, è anche vero che si è trattato di un parere condizionato. Si chiedeva, infatti, al Governo di effettuare un’attenta analisi dei costi, nel tentativo di coniugare l’istanza di risparmio, pure legittima, e la effettiva tutela del diritto alla giustizia, salvaguardando, pertanto, l’efficienza e la qualità del servizio e non attenendosi esclusivamente ad un astratto e nominale riferimento ai tagli da operare”. 
“La proroga, al di là delle pronunce della Consulta già calendarizzate per il prossimo ottobre, sarebbe utile – continua De Mita – per ripensare il provvedimento anche alla luce del nuovo indirizzo che l’attuale Governo intende attuare in ogni ambito dell’assetto istituzionale del Paese, tenendo presenti le esigenze di spesa, ma mai venendo meno all’urgenza di crescita”. 
L’onorevole De Mita ha, inoltre, sottoscritto una proposta di legge – primo firmatario l’onorevole Costa – che prevede proprio l’introduzione di una proroga all’entrata in vigore del decreto legislativo 155/2012.
“La questione – conclude l’onorevole De Mita – non è difendere in maniera astratta il passato o, peggio, fare rivendicazioni dal sapore propagandistico e localistico, quanto, al contrario, impegnarsi in un’analisi più puntuale dei benefici legati al provvedimento e degli svantaggi che la sua applicazione potrebbe comportare. Oggi si può, anche alla luce del nuovo indirizzo politico dato dal Governo, approcciare al tema in maniera meno ragionieristica, senza cioè perdere di vista l’efficienza del servizio, ma inquadrando la ridefinizione della geografia giudiziaria all’interno di una reale e complessiva riorganizzazione dei servizi stessi. Finora, invece, la vicenda è stata interamente assorbita dentro battaglie di propaganda e di retroguardia, dove al clamore locale non è mai seguita una reale e fattiva presenza nel dibattito nazionale, come accaduto, ad esempio, in Irpinia. Oggi, dopo una nuova e necessaria rilettura del provvedimento, si potrebbe anche arrivare a riconfermarne la ratio, e quindi il contenuto, ma lo si farebbe in maniera ragionevole e consapevole”.   

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