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Politica

Tanti aspiranti, pochi posti: in Irpinia impazza il totonomi

Un vero e proprio terremoto politico, destinato a ridisegnare gli schieramenti, anche sui territori, anche in Irpinia. Con le dimissioni di Draghi, e il conseguente scioglimento delle Camere, si è aperta di fatto la campagna elettorale. Si vota il 25 settembre. Nel mezzo, un percorso a tappe forzate, in piena estate. Con gli italiani spiaggiati e sotto l'ombrellone, i partiti dovranno lavorare alla composizione delle liste, da presentare esattamente tra un mese. E dovranno tenere conto di diverse novità: la prima è che per il Senato voteranno anche i diciottenni; la seconda è che il numero dei parlamentari passerà da 945 a 600. Un taglio netto che riduce di molto i posti disponibili. Vale anche per l'irpinia, che vedrà con ogni probabilità dimezzata la sua rappresentanza rispetto alle ultime politiche, quando furono sette gli eletti.

Difficile in questa fase fare previsioni sui candidati. Tra gli uscenti, probabili le ricandidature di Michele Gubitosa, fedelissimo di Conte, per i Cinquestelle, e di Umberto del Basso De Caro e di Piero De Luca, figlio del governatore, per il Pd. Per Carlo Sibilia, sottosegretario pentastellato, bisognerà attendere le decisioni del Movimento, che al momento vieta il terzo mandato.

Incerto il destino degli uscenti Pallini e Maraia, che hanno lasciato Conte per seguire Di Maio. Così come quello di Cosimo Sibilia e Grassi, anche loro usciti dai partiti con i quali sono stati eletti.

Tra le new entry potrebbe esserci Giovanni D'Ercole per Fratelli d'Italia, postazione molto ambita visto il consenso della Meloni nei sondaggi. Mentre la Lega potrebbe puntare sul coordinatore provinciale Vecchia, sindaco di Cassano, o sull'arianese Generoso Cusano. Resta l'incognita D'Agostino. L'ex deputato di Scelta Civica non ha mai fatto mistero della sua volontà di tornare in parlamento. Tra le ipotesi c'è quella di una sua candidatura con Forza Italia. Questi i nomi  che circolano, insieme a tanti altri (è il caso, ad esempio, di Petracca per il Pd). In realtà è tutto in evoluzione, e fare previsioni non è altro che un mero esercizio di stile pronto ad essere smentito nel giro di qualche ora. Prima bisognerà vedere le squadre in campo, chi andrà da solo, e chi si alleerà con chi, il ruolo della galassia centrista e della sinistra a sinistra del Pd. Solo dopo potranno essere individuati le donne e gli uomini che si sfideranno nelle urne.

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