L'Aula del Senato ha approvato il decreto sull' emergenza ambientali nella "Terra dei Fuochi",m che ora è legge. Il provvedimento sarebbe scaduto l'8 febbraio.
Il Senato non ha apportato modifiche al testo licenziato dalla Camera. Il provvedimento è passato con 174 voti favorevoli, 58 contrari e 12 astenuti. Il M5s ha votato 'no', così come Lega nord. Sel si è astenuta. Tutti gli altri gruppi hanno votato a favore.
Ma adesso cosa cambierà per le province di Napoli e Caserta?
Innanzitutto saranno individuate le aree inquinate. Entro 15 giorni dall'entrata in vigore del testo, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, l'Istituto superiore di sanità e l'Arpa campana svolgeranno le indagini tecniche per la mappatura dei terreni della Regione Campania destinati all'agricoltura, accertando l'eventuale contaminazione provocata da sversamenti e smaltimenti abusivi. I controlli avverranno attraverso il sistema deI telerilevamento.
Altro punto focale della legge è che gli agricoltori proprietari dei terreni sui quali si dovranno svolgere le indagini sono obbligati a consentire l'accesso alle loro aree altrimenti non potranno più accedere ai finanziamenti. Dopo le indagini, dovranno essere individuati i terreni non più sfruttabili per la produzione agroalimentare.
Potranno anche essere istituiti consigli consultivi dei cittadini.
Nelle aree inquinate della Terra dei fuochi, i prefetti della Regione, per garantire la sicurezza ed il controllo del territorio, potranno ricorrere all’esercito.
50 milioni di euro saranno usati per lo screening sulla popolazione delle province di Napoli e Caserta. Saranno dunque effettuati esami per il controllo dello stato di salute dei cittadini.
C’è poi il nuovo reato di combustione illecita dei rifiuti, punito con la reclusione da due a cinque anni.
Questi i punti fondamentali del decreto convertito ora in legge, che si spera possa aiutare a rimettere in piedi un territorio martoriato dall’emergenza ambientale.
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