Il senatore Enzo De Luca replica a Maurizio Gasparri: "Continuare a gettare fango su personalità insigni, che con l'impegno profuso su fronti delicati come la lotta alle mafie, hanno contribuito in maniera determinante ad affermare il valore della legalità, non aiuterà il Paese ad uscire dalla crisi che stiamo attraversando e che il Governo Monti sta cercando di risolvere incardinando la propria azione proprio sull'esempio di quei politici, sempre ispirati da altissimo senso dello Stato, offesi da chi, come Gasparri, farebbe bene a riflettere meglio prima di lanciare accuse tanto infamanti. Dichiarare che negli anni in cui uomini del calibro di Carlo Azeglio Ciampi e Nicola Mancino guidavano il Paese lo Stato si arrese alla mafia non fa onore al presidente dei senatori del Pdl né alla politica in generale che tanto deve alla dedizione e all'attività infanticabile del Presidente Emerito della Repubblica e dell'ex Presidente del Senato, che hanno vinto battaglie importanti contro la criminalità organizzata, con il pensiero costantemente rivolto alle nuove generazi

oni, alle quali Ciampi ha dedicato anche il suo ultimo libro intitolato per l'appunto "A un giovane italiano". A Gasparri, dunque, suggerisco di ponderare meglio valutazioni e giudizi, così da poter dare, qualora decidesse di tornare sull'argomento, un contributo più sereno ad una vicenda importante, quale quella di un'eventuale trattativa tra Stato e mafia al principio degli anni Novanta, sulla quale, siamo certi, la magistratura farà piena luce".