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Trivellazioni, Rifondazione aderisce alla manifestazione regionale

rifondazione avellino

"Le lobby del petrolio, con l’avallo della Giunta regionale e del Governo, nonostante gli studi prodotti che spiegano l'incompatibilità del territorio alle trivellazioni per caratteristiche naturalistiche e geologiche, da autentici predatori, tentano di colonizzare una terra già duramente colpita e, privata delle sue energie migliori a causa di politiche economiche e produttive inefficaci e controproducenti, promettendo ricchezza e prospettive di benessere - così in una nota Tony Della Pia del Partito di Rifondazione Comunista. Il progetto se realizzato, rappresenterebbe la definitiva pietra tombale per l’Irpinia. Nella vicina Basilicata si estrae il 7%  del fabbisogno petrolifero nazionale con utili enormi per le società estrattive, mentre la Regione resta la più povera d'Italia, compensata dall’aumento di patologie tumorali da un gravissimo squilibrio dell’ecosistema. Le responsabilità politiche sono gravi - continua la nota - le multinazionali petrolifere, forti di documentazioni in ordine, licenze ministeriali e permessi, intendono sfruttare fino in fondo il decreto Salva Italia, vero disco verde per le compagnie estrattive. Il petrolio italiano, quindi Irpino, se pur di scarsa qualità, essendo molto viscoso, pesante, povero d'idrocarburi pregiati, carico d'impurità, complicato da pompare e da raffinare, fa gola perchè costa poco, infatti, nel resto del mondo gli Stati impongono il pagamento di una somma considerevole, sotto forma di ristoro, per compensare i danni prodotti dall'attività estrattiva, mentre nel nostro Paese,  in virtù di una tassazione elevata alle imprese, le stesse godono di considerevoli franchigie, al punto che per i primi 300 mila barili prodotti ogni anno da ogni giacimento sono esenti da ristoro. In nome del profitto i rapinatori del Sud, intendono trasformare le nostre terre in un deserto.
Rifondazione Comunista tutta, già impegnata nei territori, condividendo le argomentazioni opposte allo scellerato progetto dai comitati e dalla popolazione, aderisce, sostiene e partecipa alla manifestazione regionale prevista per il 22 dicembre a Gesualdo. L’Irpinia ha bisogno di uno sviluppo produttivo, possibile attraverso la valorizzazione delle risorse naturali e la tutela del patrimonio storico/ ambientale, per questo motivo non permetteremo che magnate e faccendieri, per l’ennesima volta, c’invadano certi di poterci mettere l’anello al naso" conclude Della Pia

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