Il futuro dell’amministrazione Galasso dipende solo dalle scelte che saranno prese in Parlamento sulle legge elettorale. Per ora infatti non ci sarà nessun rimpasto o azzeramento della giunta comunale così come richiesto da un gruppo di consiglieri della maggioranza che avevano messo sotto accusa l’attività dell’esecutivo e l’indisponibilità di Galasso di azzerare la giunta. A stabilire una tregua armata il faccia a faccia di ieri nella sede del Pd di via Tagliamento, nonostante l’assenza del vicesegretario provinciale Francesco Todisco. In sostanza il primo cittadino di Avellino che conferma le intenzioni di candidarsi alle elezioni politiche deve attendere le decisioni che saranno prese a Roma sulle norme che riguardano i sindaci. E se la legge non cambia, Galasso dovrà dimettersi ad ottobre. A quel punto l’amministrazione finirebbe anticipatamente il suo percorso rendendo vano qualunque discorso su azzeramento o rimpasto. Ma a Roma si discute di una possibile modifica. Si parla addirittura di una deroga “lunga” che consentirebbe ai primi cittadini di rimanere in carica fino a dopo le politiche. Se passasse questa norma è facile prevedere che il “rompete le righe” a Palazzo di Città arrivi entro l’autunno del 2013. Ciò lascerebbe un margine per avviare una discussione sulla composizione dell’esecutivo e valutare in maniera approfondita se c’è la necessità di procedere al semplice rimpasto. C’è ovviamente qualcuno come Todisco che non è d’accordo su questa intesa nel Pd di aspettare le decisioni romane perché è inaccettabile che la città sia ostaggio delle aspirazioni del sindaco. Intanto se nel Pd c’è movimento per sostenere la candidatura del sindaco al Palamento anche il Pdl comincia ad andare in fibrillazione. Il coordinatore provinciale Cosimo Sibilia prende al balzo gli appelli giunti da esponenti del partito di rilanciare l’attività sul territorio, ed in particolare ad Avellino. La campagna elettorale nella città capoluogo diventa imminente e quindi il Pdl deve pensare anche al nome del candidato sindaco. Per il capogruppo Giovanni D’Ercole il sostegno di una figura apicale come Sibilia è fondamentale in questa fase di organizzazione, ma il partito deve coinvolgere anche le voci di dissenso che ci sono in città, pensando alla formazione di una civica. Giovanni D’ercole si sente pronto alla candidatura. Attende solo le decisioni del gruppo.
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