“Vorrei sottolineare la parola ‘lavoratori’, una parola oggi, purtroppo, svuotata di ogni significato all’interno delle stanze del Palazzo. Mi riferisco – dichiara Sibilia – al fatto che, insieme a Ivan Catalano e Walter Rizzetto, avevo chiesto formalmente che fossero ascoltati gli ex operai, coloro che vivono sulla propria pelle il dramma della perdita del lavoro. Invece, in un Paese occupato abusivamente da questi partiti ormai vecchi e superati, le iniziative del M5S sono puntualmente boicottate e gestite con l’odioso metodo dei due pesi e delle due misure. Infatti, i presidenti delle due Commissioni, entrambi del Partito democratico, nel recepire la nostra richiesta hanno posto, a carico dei lavoratori, il vincolo di appartenenza ad un sindacato riconosciuto quale criterio per essere ascoltati perché certi di poter tenere così il coltello dalla parte del manico. Eppure, in Italia, non c’è nessuna legge che obbliga un lavoratore ad iscriversi ad un’organizzazione sindacale, potendo egli benissimo rappresentarsi da sé, senza tessere in tasca. In realtà, siamo abituati al fatto che, quando è il M5S a promuovere un’iniziativa finalizzata ad avvicinare i cittadini alle Istituzioni senza alcun filtro o intermediazione, si applichi nel Palazzo una prassi, al limite dell’isterismo maniacale, che, nel caso specifico, ha operato una distinzione tra lavoratori di serie A e quelli figli di nessuno. Certo, se i sindacati avessero fatto fino in fondo il proprio dovere, non saremmo in queste condizioni ma la realtà, che purtroppo è sotto gli occhi di tutti, è ben diversa. Mi auguro che dall’audizione del 24 settembre qualcosa di positivo riesca ad emergere nell’esclusivo interesse di tutti, ripeto tutti, i lavoratori” – conclude Sibilia, che non ha potuto prendere parte oggi alla discussione in aula sulla mozione Irisbus perchè sospeso in seguito al gesto dimostrativo in difesa della Costituzione. Tuttavia, ci sono stati gli interventi dei colleghi deputati cittadini del M5Stelle.