È stato presentato ad Avellino il nuovo disegno di legge di riforma costituzionale sugli enti locali che reca la firma del ministro per gli Affari regionali e Autonomie locali, Graziano Delrio. Al convegno dal titolo «La riorganizzazione delle istituzioni sul territorio» tenuto presso il Carcere Borbonico, e promosso dall’onorevole del Pd Luigi Famiglietti, cui hanno preso parte anche il senatore Vincenzo De Luca, l’onorevole Angelo Rughetti, componente della commissione bilancio, già direttore generale dell’Anci, e l’onorevole Luca Lotti, responsabile Enti Locali del Pd, il ministro Delrio ha anticipato i contenuti del disegno di legge costituzionale che sarà presentato a breve nel Consiglio dei ministri. Ad introdurre i lavori la coordinatrice provinciale Caterina Lengua che ha ricordato quanto sia necessario parlare di un argomento del genere in Irpinia. La bozza Delrio nasce in seguito alla dichiarazione di illegittimità costituzionale della riforma e del riordino delle province, prevista nel decreto del governo Monti “ Salva-Italia”, e dopo le giuste proteste in Irpinia per la perdita dello status di capoluogo della città di Avellino. Secondo quanto annunciato dal ministro Delrio Avellino potrà essere ancora città capoluogo, ma le province saranno trasformate in enti di secondo livello, le cui assemblee saranno formate dai sindaci che eleggeranno tra di loro un presidente. Un organismo che avrà funzione prevalentemente di cerniera istituzionale tra comuni, unioni di comuni e regioni e manterrà essenzialmente tre competenze: programmazione territoriale, ambiente e viabilità». Fondamentale il contributo che ha dato l’onorevole Famiglietti che la rilanciato la necessità di intensificare la nascita di unioni dei comuni. Per il deputato frigentino i piccoli comuni devono cogliere la sfida di mettersi insieme per gestire in forma associata le rimanenti funzioni che attualmente sono di competenza delal Provincia. Questo porterà non solo ad una riduzione della spesa pubblica, ma anche ad un miglioramento della qualità della vita dei nostri cittadini. Presenti anche alcuni operai Irisbus che hanno portato all’attenzione del ministro la questione dello stabilimento ormai in fase di decadimento.
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