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Competitività, legalità e efficacia del Ciclo dei Rifiuti in Campania al centro del primo confronto tra la Regione e Confindustria

Il Presidente dell’Osservatorio Rifiuti Enzo De Luca ha riunito ieri a Napoli i rappresentanti regionalie provinciali dell’Associazione imprenditoriale: «Sostenibilità ambientale ed economia circolare fondamentali per il futuro di famiglie e aziende Serve il contributo delle eccellenze territoriali»

Napoli - Centro Direzionale, 12 ottobre 2022 – Il Presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti (ORGR), sen. Enzo De Luca, ha riunito ieri a Napoli presso la sede dell’ORGR le rappresentanze regionali e provinciali di Confindustria, segnando l’avvio di un confronto con le parti sociali sui temi collegati alla sostenibilità, con principale riferimento alla riforma del ciclo integrato ambientale, alla vigilia della riorganizzazione sui territori di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento, ormai giunta alla fase decisiva. Ai lavori ha partecipato il Direttore Generale “per il Ciclo integrato delle acque e dei rifiuti - Valutazioni e autorizzazioni ambientali”, Antonello Barretta, che ha svolto la relazione tecnica. Attraverso l’azione di raccordo dell’Osservatorio, la Regione Campania intende dare impulso al coinvolgimento e alla collaborazione fattiva delle parti e delle componenti sociali.
Convocato per approfondire cinque questioni fondamentali, fissando il cronoprogramma dei successivi appuntamenti che scandiranno il proseguimento del confronto pubblico in sede regionale e nelle cinque province, l’incontro è servito a: informare sulle nuove norme e i regolamenti che strutturano il sistema della gestione ambientale, nel quadro della legge regionale 14 del 2016, che ha disegnato i principi e il percorso della riforma ambientale in Campania; aggiornare sulle direttive europee e nazionali recentemente emanate in materia di concorrenza, economicità ed efficacia dei servizi pubblici locali; indicare le opportunità di sviluppo economico e sociale che il nuovo scenario offre al territorio regionale e locale, attraverso la programmazione e l’impiego delle risorse pubbliche per gli investimenti finalizzati alla sostenibilità e alla transizione ecologica; stimolare la collaborazione e la partecipazione al percorso di riforma delle imprese e dei cittadini al fianco delle istituzioni.Nel concludere i lavori, il sen. Enzo De Luca ha sottolineato «l’impegno che il Governo regionale e l’Assessorato all’Ambiente stanno producendo per normalizzare in chiave europea l’intero assetto dei rifiuti, dopo aver restituito agli enti locali con la legge 14 le prerogative e gli strumenti per realizzare in accordo con le regole europee un ciclo integrato dei rifiuti efficiente e competitivo, procedendo finalmente - dopo sei anni – ad affidare la gestione nei sette ambiti ottimali e completando le dotazioni infrastrutturali impiantistiche necessarie a raggiungere gli obiettivi della raccolta differenziata fissati dalla norma, nell’ottica dell’economia circolare».È stato rimarcato, a questo proposito, che «la Regione Campania sta operando per sburocratizzare il settore dell’ambiente, favorendo nella massima trasparenza e legalità percorsi snelli, rapidi ed efficienti con l’obiettivo di sbloccare la realizzazione e la messa in esercizio degli impianti».Con la ‘Carta dei Servizi’ sui diritti e i doveri dell'utente approvata dall’ORGR nelle scorse settimane, elaborata nel solco della delibera Arera 15/2022 (Testo Unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei servizi urbani - TQRIF), si offrono tutti gli strumenti di garanzia e partecipazione ai cittadini.Il Presidente ha rivolto un monito al mondo delle imprese, attraverso la presenza dei rappresentanti confindustriali. «Sostenibilità ambientale ed economia circolare sono la prospettiva fondamentale da realizzare per il futuro benessere dei cittadini, delle famiglie e la crescita delle aziende in un contesto di legalità e sicurezza», ha premesso, avvisando che «la sfida di trasformare dal versante ambientale il modello economico della Campania nel contesto attuale del Mezzogiorno riguarda tutti. Per raggiungere questo traguardo, serve il contributo decisivo delle eccellenze territoriali».

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