“I gravi incendi che stanno interessando in queste ore il Vesuvio continuano a rappresentare una situazione di emergenza, con danni significativi al patrimonio boschivo. Tuttavia, grazie all’immediato intervento delle squadre antincendio, le colture agricole e i vigneti del Lacryma Christi del Vesuvio sono stati in gran parte salvaguardati: solo l’1% dei 260 ettari di vigne risulta colpito dal fuoco”.
E' quanto fa sapere Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania che ha effettuato un sopralluogo nei territori colpiti dalle fiamme, visitando il campo operativo allestito a Terzigno, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio.
Durante la visita, l’assessore ha effettuato un briefing sulla situazione in corso con i rappresentanti delle istituzioni e delle forze operative impegnate nell’emergenza, tra cui il direttore della Protezione Civile Italo Giulivo, la dirigente Claudia Campobasso, il sindaco di Terzigno Francesco Ranieri, i Carabinieri Forestali e Domenico Clemente, responsabile di SMA Campania per l’antincendio boschivo.
Emergenza sotto controllo grazie al lavoro sinergico
“L’incendio ha coinvolto un fronte attivo tra i 2 e i 3 chilometri e circa 500 ettari di vegetazione – ha dichiarato l’Assessore regionale Nicola Caputo – ma grazie al pronto intervento di Vigili del Fuoco, Protezione Civile regionale e nazionale, Esercito, Carabinieri forestali, SMA Campania e operatori delle Comunità Montane, è stato possibile circoscrivere le fiamme e mettere in salvo, salvo casi isolati, le coltivazioni e i filari di vite, che rappresentano un patrimonio di valore inestimabile per il nostro territorio.
"Un sentito ringraziamento è stato rivolto agli operatori delle Comunità Montane, in particolare dei Monti Lattari, e ai volontari giunti anche da fuori regione.
LA GRATITUDINE dei Consorzi Tutela Vini del Vesuvio e Pomodorino del Piennolo
Ciro Giordano, presidente del Consorzio di Tutela Vini del Vesuvio, ha voluto esprimere la propria gratitudine: “Abbiamo temuto il peggio per le nostre vigne, che rappresentano un paesaggio vitivinicolo unico al mondo. Grazie all’intervento coordinato dei volontari e della Protezione Civile, stiamo riuscendo a proteggere un patrimonio agricolo e culturale di valore assoluto".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Cristina Leardi presidente del Consorzio del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP che ha ribadito che nonostante i problemi che ha provocato l’incendio alle pendici del Vesuvio, non si registrano danni alle colture di questo prezioso prodotto simbolo del territorio, tra i più antichi e tipici dell'agricoltura campana.
Fin dalle prime segnalazioni di incendio, è stata disposta l’attivazione immediata della struttura regionale competente, con il coinvolgimento: delle squadre antincendio della Città Metropolitana di Napoli (4 squadre operative), della SMA Campania e della Protezione Civile Regionale, dei Vigili del Fuoco, in coordinamento con il sistema nazionale, dell’impiego di Canadair, elicotteri e squadre di terra.
“Appena domata l’emergenza – ha sottolineato Caputo – procederemo con una valutazione accurata dei danni ed eventualmente procederemo con misure di sostegno agli agricoltori.
Avvieremo tutte le iniziative necessarie per il ripristino del patrimonio naturale colpito. La sicurezza delle comunità locali e la tutela della biodiversità del Parco rappresentano le nostre priorità.”
Il piano per la ricostruzione e la prevenzione
L’Assessorato all’Agricoltura, in collaborazione con i Comuni interessati, il Parco Nazionale del Vesuvio, la Città Metropolitana, SMA Campania e gli altri enti competenti, attiverà una cabina di regia per pianificare e coordinare gli interventi necessari.
Tra le azioni previste: Monitoraggio delle aree percorse dal fuoco, per prevenire nuovi focolai e rimuovere il materiale infiammabile; Creazione di fasce parafuoco e piste tagliafuoco per contenere eventuali nuovi incendi; Mappatura dei rischi idrogeologici, con identificazione di alberi morti e materiali pericolosi in caso di piogge; Bonifica dei terreni colpiti e interventi contro l’erosione, anche attraverso squadre di operai idraulico-forestali; Pianificazione forestale a lungo termine per prevenzione incendi su aree pubbliche e private; Ripristino della vegetazione e degli ecosistemi forestali, con il supporto dei Vivai Regionali; Misure di ristoro per le aziende agricole danneggiate, con attenzione a vigneti, oliveti, frutteti storici e colture locali. Per finanziare queste azioni, la Regione Campania si impegna a reperire risorse regionali, nazionali e comunitarie, garantendo il massimo coordinamento tra gli assessorati competenti e gli enti locali.
Priorità: tutelare territorio e comunità locali
“In questa fase – ha concluso l’Assessore regionale Nicola Caputo – la priorità assoluta è contenere l’emergenza e proteggere cittadini e territorio, in particolare le aree più esposte come la pineta di Terzigno, la Riserva Integrale Tirone e i territori di Trecase, Ercolano e Ottaviano. Il Vesuvio è un simbolo identitario, un patrimonio naturale, agricolo e culturale da difendere con ogni mezzo".
LE RICHIESTE DI INTERVENTO DEGLI ELICOTTERI DELLA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE
Anche nella giornata di oggi gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile, sono stati impegnati dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi boschivi per cui si è reso indispensabile il supporto aereo alle attività svolte dalle squadre a terra.
In particolare, proseguono senza sosta le operazioni per spegnere il vasto incendio nell’area del Parco del Vesuvio, dove stanno operando 4 Canadair.
Finora sono state 25 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento da diverse regioni italiane: 6 dal Lazio, dalla Campania e dalla Calabria, 3 dalla Sicilia, 2 richieste dalla Sardegna e 1 rispettivamente da Basilicata e Abruzzo.
L’intervento congiunto dei mezzi aerei e dell'azione di contrasto delle squadre di terra ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 9 roghi. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente continueranno fino a quando le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza.
È utile infine ricordare che la maggior parte degli incendi boschivi è causata da comportamenti superficiali o, spesso, dolosi e che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente al numero di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 115 o, dove attivato, al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo.
È importante, inoltre, fornire informazioni il più possibile precise contribuendo in modo determinante nel limitare i danni e consentire a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.
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