NAPOLI – Il turismo a Napoli è in grande crescita, basta analizzare i dati delle scorse vacanze natalizie, e uno dei luoghi più frequentati, con il suo panorama, i suoi ristoranti e con la chiusura al traffico, è sicuramente il lungomare Caracciolo. Protagonista indiscusso è il Castel dell’Ovo, il più antico castello della città e uno dei simboli più riconoscibili del panorama del golfo. Costruito sull’antico isolotto di Megaride, risale al I secolo avanti Cristo e fino all’epoca tardo romana porterà il nome di Lucullo (Castrum Lucullanum); il suo aspetto è stato più volte modificato a seguito di parziali distruzioni. Il nome, come molti sanno, deriva da un'antica leggenda secondo la quale il poeta latino Virgilio nascose nelle segrete dell'edificio un uovo, chiuso all’interno di una gabbia, che mantenesse in piedi l'intera fortezza: la sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli. Dagli spalti e dalle terrazze si gode una vista incantevole del golfo, che offre al visitatore un panorama unico della città. Suggestivi anche gli interni con diverse sale e spazi che si prestano ai più svariati usi, tra cui l’allestimento di mostre artistiche che attirano sempre un gran numero di visitatori. Attualmente all’interno del castello si trova la sede della Direzione Regione per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania.