Dopo settimane di incontri e appelli al voto, scatta il silenzio elettorale. La lunga corsa degli aspiranti candidati alla presidenza e di chi è in campo per un seggio in consiglio, è terminata ieri sera a mezzanotte. Domani e dopo domani la parola passerà alle urne. Sette i candidati alla carica di governatore. Tenta il bis l'uscente Vincenzo De Luca, centrosinistra, schierato con ben 15 liste. Sul fronte opposto, quello del centrodestra, ci riprova l'ex presidente Stefano Caldoro sostenuto da sei compagini. Della partita anche Valeria Ciarambino, del Movimento Cinquestelle, che già 5 anni fa sfidò le coalizioni tradizionali. Outsider, Luca Saltalamacchia per Terra, coalizione che riunisce Rifondazione, Cobas, ambientalisti, pezzi di sinistra. E poi Giuliano Granato di Potere al Popolo, soggetto politico nato dall'esperienza del centro sociale napoletano 'Je so' pazz'. In lizza, inoltre, Sergio Angrisano del Terzo Polo e Giuseppe Cirillo del Partito delle Buone Maniere. Fin qui gli aspiranti alla presidenza. C'è poi l'esercito dei candidati al consiglio regionale. In provincia di Avellino sono 100, spalmati su ben 25 liste. Solo in 4 riusciranno a conquistare un seggio. La concorrenza dunque è tanta. Non a caso, la campagna elettorale è stata dura e combattuta, anche tra i candidati che corrono nelle stessa coalizione, finanche nelle stessa lista. Ma ora la parola passa agli elettori.
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