Il decreto 56 della Regione Campania prima, e poi la legge Lorenzin, limitano di molto la prescrivibilità di farmaci e analisi diagnostiche come tac, risonanze, analisi genetiche e perfino del colesterolo. È la spiegazione che molti medici di base hanno esposto nelle sale d’attesa per informare i pazienti sul perché non si fanno più ricette. In una delle regioni messe peggio sul fronte dei debiti sanitari, la mazzata ulteriore arriva dai dati dell’Osservatorio Salute 2015 che evidenzia come la prevenzione, soprattutto femminile, è in costante calo arrivando addirittura a contare cinque mesi di vita in meno a causa dei mancati accertamenti.Quindi la salute, almeno in Campania, non è donna. I maschi nello stesso periodo hanno visto sfumare solo due mesi e mezzo di vita in meno.Dall’altro lato, i dottori di medicina generale che hanno il contatto più diretto con i cittadini, cercano di far capire di esser stretti in una morsa e di aver le mani legate sulle prescrizioni. Fra gli addetti ai lavori, c’è però anche chi teme ulteriori ammende, e riduce ancor di più le ricette da firmare. Nel quadro generale si inseriscono alcuni laboratori e centri analisi che per aiutare i pazienti hanno creato dei pacchetti per le indagini più frequenti ad un prezzo standard. C’è il rischio concreto è che da oggi in poi solo chi avrà la possibilità economica potrà curarsi.
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