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Aborto, profili penali e costituzionali

Nel 1978 si è resa lecita l’interruzione della gravidanza, sia pure a specifiche condizioni.L’obiettivo della Legge era certamente cancellare gli aborti clandestini, che causavano la morte di molte donne. L'art. 31 della nostra Carta Costituzionale: “Protegge la maternità […]”, non prevede una precisa tutela per il nascituro né per la madre dello stesso, protegge una situazione in cui trovano protezione la madre e il concepito, in maniera unitaria. La norma costituzionale ha una portata ampia e non può essere strumentalizzata occasionalmente per risolvere il solo problema dell'aborto. Il dato importante però è la valenza costituzionale riconosciuta al rapporto che si instaura tra due soggetti legati da un  vincolo biologico, discendente dal concepimento e dalla gestazione. Al nascituro, grazie alla rilevanza costituzionale della sua condizione, viene riconosciuta una tutela insieme con la madre.L’articolo va letto in combinato disposto con la normativa riguardante l’aborto, che certamente non può prescindere dai principi di rango costituzionale. Potrebbe essere una luce, seppur debole, per orientare  gli interpreti nella soluzione dei problemi riguardanti la gestione delle azioni poste in essere nel periodo precedente alla nascita del soggetto.La disciplina dettata dalla legge n. 194, nella prospettiva di un bilanciamento degli interessi, sembra chiaramente privilegiare la posizione della donna, riconoscendole un potere (di fatto quasi privo di confini) di autodeterminazione in ordine alla scelta abortiva.La nozione giuridica di aborto è ben diversa da quella medica. Un medico potrebbe parlare di interruzione volontaria della gravidanza. In termini giuridici può trattarsi invece di delitto di aborto, che si realizza nella fase precedente al distacco del feto dall’utero materno.  Qualora la condotta diretta a sopprimere il prodotto del concepimento,  sia posta in essere a seguito  del distacco del feto dall'utero materno, il fatto potrà configurare ipotesi diverse di reato. 
Maria Froncillo

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