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Conoscere i vini. Ecco le parole usate dai sommelier

Conoscere i vini non basta, spesso è più importante saperne parlare. Ecco un glossario con alcune parole usate dai sommelier.
Abboccato. È un vino leggermente dolce.
Aeratore. Negli ultimi tempi è di tendenza. È uno strumento per servire il vino, utile quando i produttori immettono nel mercato vini che non hanno riposato a sufficienza nella bottiglia e che quindi appena stappati non risultano espressivi. L’aeratore accelera il processo di ossidazione, alcuni tipi si collocano sulla bottiglia altri sui decanter.
Aggressivo. Significa eccessivamente acido. Pessimo.
Aldeidi. Termine tipico del sommelier saputello che vuole impressionare. Le aldeidi sono sostanze volatili che compaiono solo nei vini invecchiati.
Caldo. Un vino che riscalda il palato per l’elevata gradazione alcolica. Lo sono i rossi e i bianchi esuberanti, al di sopra dei 14 gradi.
Corpo. In riferimento alla forza di un vino.
Cru. È un termine francese che si traduce con vigneto. Si riferisce al luogo di provenienza di un vino di qualità superiore. Grand cru in borgogna o premier cru.
Denominazione di Origine Controllata e Garantita. La DOCG è la qualificazione più alta riconosciuta a vini di particolare pregio, che godono della denominazione DOC da almeno cinque anni. Questi vini sono sottoposti ad un doppio esame chimico e organolettico. Ogni bottiglie in commercio deve recare l’apposito contrassegno di stato.
Disciplinare di produzione. L’insieme delle norme che regolano la denominazione d’origine. Sono indicate le varietà di uve autorizzate in una DOC o DOCG e i tempi di invecchiamento dei vini.
Maturo. Un vino che si trova al culmine della sua evoluzione.
Degustazione orizzontale. I vini sono della stessa annata, a prescindere dal luogo di produzione.
Degustazione verticale. La degustazione di annate consecutive di uno stesso vino.
Primeur. Una modalità commerciale che consente di comprare vini prima che siano immessi sul mercato. L’acquisto en primeur (letteralmente in anticipo) ha luogo poco dopo la vendemmia. E durante le degustazione en primeur gli esperti fanno valutazioni sul vino.
Vino da emicrania. È la cosa peggiore che si possa dire di un vino, insieme all’espressione “sa di tappo”.  Alcuni vini provocano mal di testa, perché contendono prodotti chimici volti a coprire una lavorazione manchevole.
Maria Froncillo

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