Maurice White, batterista e principale compositore degli Earth, Wind & Fire, è morto ieri dopo una lunga battaglia col morbo di Parkinson che lo consumava fin dagli anni '80. Il musicista che ha saputo combinare in una sola formula la musica pop, rock e soul, si è spento all'età di 74 anni, e, stando al post pubblicato su Twitter del fratello e bassista del gruppo Verdine White, se ne sarebbe andato 'serenamente, nel sonno', solo dodici giorni prima che la band avrebbe ricevuto un Grammy Award Lifetime Achievement (uno tra i più prestigiosi riconoscimenti musicali che premiano la carriera degli artisti che hanno fatto la storia della musica popolare).

Nato a Memphis il 19 dicembre del 1941, Maurice si trasferì a Chicago per studiare musica al conservatorio. All'inizio degli anni '60 divenne un batterista turnista presso la leggendaria Chess Records, suonando su grandi hit dell'epoca come Rescue Me di Fontella Bass e Summertime di Billy Stewart, oltre che sui dischi di Muddy Waters and the Impressions. Dopo quest'esperienza, trascorse qualche anno nel Ramsey Lewis Trio, abbandonando tale formazione nel 1969 solo per formare un gruppo chiamato Salty Peppers che ben presto, dopo il trasferimento a Los Angeles, avrebbe cambiato nome in Earth Wind & Fire conquistando, come sappiamo, una migliore fortuna. Dopo aver pubblicato due album di scarso successo con la Warner Bros., e la colonna sonora del film Sweet Sweetback's Baadasssss Song pubblicata dalla Stax Records, il gruppo riuscì a firmare con la Columbia, riuscendo a raggiungere il successo con hit del calibro di Shining Star, Sing a Song, Getaway, Fantasy e la celeberrima September, tutte composte anche da Maurice White. Dal classico del 1975 That's The Way of The World a Raise! del 1981, White e gli Earth Wind & Fire sono riusciti a piazzare ben sette album nella top ten degli album più venduti negli Stati Uniti, cosa che ha reso di lui una star internazionale.

"Mio fratello, il mio eroe e il mio migliore amico Maurice White", ha dichiarato Verdine White alla stampa, "è morto serenamente nel sonno. Mentre il mondo perde un altro grande musicista e un'altra leggenda, la nostra famiglia chiede che la sua  privacy sia rispettata, perché quello che inizierà ora sarà un difficilissimo momento di cambiamento per noi. Grazie per le preghiere e per i vostri pensieri"