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Esenzione ticket sanitario, ecco quando ne abbiamo diritto

''Il cavillo'', di Maria Froncillo: perchè la legge non ammette ignoranza

In passato il pagamento del ticket per visite specialistiche, esami e farmaci avveniva attraverso un’autocertificazione, eventualmente con la relativa fascia di reddito. Oggi la comparizione della fascia di reddito è automatica e fornita da Inps e Ministero delle Finanze. Esistono categorie di cittadini esentate dal pagamento del ticket sanitario. Le persone affette da malattie croniche, il cui elenco completo è pubblicato sul sito del Ministero della Sanità. In questo caso l’esenzione va richiesta all’Azienda Sanitaria Locale di residenza su presentazione di certificato medico che attesta la sussistenza della malattia. L’esenzione è valida anche nei casi di malattie rare, diagnosi precoce di tumori, nello specifico del collo dell’utero, del seno e del colon retto. Nelle ipotesi di invalidità il diritto  viene garantito non a tutte le prestazioni specialistiche e il grado di invalidità va accertato. Anche le donne in stato di gravidanza hanno la possibilità di effettuare alcune visite diagnostiche e specialistiche gratuite, finalizzate alla tutela della salute di gestante e nascituro. I titolari di pensione minima con età superiore a 60 anni. I cittadini che hanno meno di sei anni, purché facciano parte di un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro all’anno.

Maria Froncillo 

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