Dopo qualche anno di assenza dal mondo della musica, Giovanni Lindo Ferretti ritorna sui palchi di club e festival musicali.
Nel nuovo spettacolo, lasciando da parte il ruolo di narratore che lo ha contraddistinto negli ultimi anni, Giovanni Lindo torna a raccontarsi esclusivamente con le canzoni: brani dagli anni ottanta ad oggi, trent'anni di repertorio, a partire dai CCCP Fedeli alla Linea, passando attraverso C.S.I. e P.G.R. fino ad arrivare agli ultimi progetti solisti. Ferretti, con il suo spettacolo "A Cuor Contento", sarà a Benevento, presso ill teatro Massimo, il prossimo 14 maggio per un concerto che si annuncia memorabile. La scaletta di quest'anno sarà diversa da quella eseguita nella prima parte del tour tenuto l'anno scorso.
- Biografia-
Giovanni Lindo Ferretti nasce a Cerreto Alpi, in Emilia, il 9 settembre 1953. Dopo gli studi e dopo aver lavorato cinque anni come operatore psichiatrico, incomincia a viaggiare per l’Europa: a Berlino incontra Massimo Zamboni, con il quale nel 1982 fonda i CCCP Fedeli alla linea, scioltisi poi nel 1990. Due anni più tardi crea i CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti).
Sempre nel 2000 pubblica iCO.DEX, inizialmente pensato come un lavoro a due con Zamboni: la coppia scoppia, l’album diventa un lavoro solista e anche i CSI si sciolgono. Nel 2003 arriva INIZIALI:BCGLF, album tratto dallo spettacolo teatrale omonimo in collaborazione con il regista Giorgio Barberio Corsetti e con Gianni Maroccolo, ex bassista dei Litfiba e membro dei CSI, che nel frattempo sono rinati sotto le nuove spoglie dei PGR, senza Zamboni. Nel 2004 è invece la volta di LITANIA – disco che vede la presenza di preghiere tradizionali intervellate al repertorio dei CCCP e dei CSI - a cui partecipa Ambrogio Sparagna.
Negli ultimi anni pubblica un paio di libri, e tiene spettacoli in giro per l’Italia dedicati alla musica popolare, comunque con ritmi ridotti, sia per problemi di salute sia per problemi personali. Nel 2009 torna a collaborare con Maroccolo e Giorgio Canali per ULTIME NOTIZIE DI CRONACA, disco che segna il capitolo di chiusura dei PGR. (Fonte: Rockol)
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