I supergruppi fin dal loro sorgere negli anni sessanta hanno sempre attirato a sè in modo a dir poco magnetico, l'interesse di tutti, dai semplici ammiratori, che realizzavano il sogno di vedere riuniti nella stessa formazione i propri idoli musicali, e della stampa, che ha quasi sempre atteso impaziente di stroncare e criticare, in molti casi, l'unione delle celebrità che non sempre ha offerto come risultato la somma delle qualità artistiche dei musicisti coinvolti. Per supergruppo si intende, infatti, una formazione musicale composta da musicisti già divenuti celebri per le loro qualità artistiche e tecniche o per aver fatto già parte di altri gruppi in qualche modo famosi e conosciuti.
La lista è sterminata, dal supergruppo dei '60 per eccellenza che ha ''inventato'', se così si può dire, il rock duro, i Cream, capitanati da Eric Clapton con Jack Bruce e Ginger Baker, a Crosby Stills Nash & Young, dai Blind Faith e Derek And The Dominos, sempre con Eric Clapton, a Emerson Lake & Palmer, per continuare con Temple of The Dog, Mad Season, Neurotic Outsiders, Liquid Tension Experiment, Down, Velvet Revolver (ma la lista è lunghissima e sarebbe superfluo e prolisso indicarne i musicisti) fino ad arrivare ai giorni nostri con Them Crooked Vultures e Winery Dogs. In molti casi, però, la collaborazione è durata poco più di un album in studio e una manciata di tour, innanzi tutto perchè, come detto poc'anzi la somma delle valenze artistiche non sempre corrisponde matematicamente alla somma del valore del prodotto musicale che ne viene fuori, in secondo luogo perchè, all'interno del supergruppo, bisogna fare i conti con quello che spesso è l'ego smisurato dei musicisti che difficilmente riescono a mettere il proprio talento al servizio di quello degli altri rinunciando a brillare di una luce maggiore rispetto a quella dei compagni, ovviamente è una teoria destinata ad essere smentita dai lavori di numerose band che hanno saputo reinventarsi in un supergruppo, come ad esempio Emerson Lake & Palmer che dalle ceneri dei The Nice hanno dato vita ad una formazione che ha scritto la storia del progressive rock e che di diritto merita un posto negli Annales musicali del novecento e di recente gli ottimi Chickenfoot (Sammy Hagar, Joe Satriani, Chad Smith, Michael Anthony) che hanno dato prova di una alchimia ineguagliabile degna delle migliori band esordienti, con mordente e motivazione tali da far invidia a dei talentuosi ragazzini al debutto discografico.
Ultimamente si parla di un nuovo supergruppo, e qualcuno azzarda a dire, con non poco ardore, che potrebbe trattarsi del supergruppo definitivo, tali King of Chaos. Ma chi sono questi musicisti degni di aspirare a tale titolo? Il capitano della ciurma, con tanto di cappello (a cilindro) è Slash, una leggenda vivente, membro originario dei Guns n' Roses, che non è certo nuovo all'avventura ''supergruppo'' avendo fatto parte di Velvet Revolver con Duff e Matt Sorum, (e Izzy dietro le quinte) dei Guns, e Scott Weiland degli Stone Temple Pilots, ed essendo artefice di un paio di album solisti degni delle migliori collaborazioni di cui si possa vantare oggi (Ozzy, Lemmy, Chris Cornell, Fergie, Myles Kennedy, Matthew Shadows, Iggy Pop e tanti, tanti altri). Nati da una costola dei Rock ‘n’ Roll All Stars che lo scorso anno videro in formazione sua maestà Gene Simmons, la formazione dei King of Chaos comprende Corey Taylor degli Slipknot (che adesso sappiamo orfani di Joey Jordison), Steve Stevens, Glenn Hughes, Dave Kushner, Gilby Clarke, Joe Elliot dei Def Leppard (che conobbe i Guns n Roses in occasione del Freddie Mercury Tribute), e Matt Sorum, che lo stesso Joe Elliot non esita a definire ''The Boss'' , cioè la mente dietro il progetto, il quale aveva in mente il nome ''I Re del Caos'' sin da quando, nel lontano 1995 fondò con Steve Jones, ex Sex Pistols, John Taylor, ex Duran Duran e con Duff un altro supergruppo, ribattezzato poi Neurotic Outsiders. Duff stesso, in una intervista recente ha definito la band come Guns n Roses + Def Leppard + Deep Purple, impegnativa dichiarazione che di certo rispecchia l'importanza delle persone coinvolte ma che non delimita la lineup sempre aperta a nuovi ingressi, ricordiamo infatti che quando ancora si chiamava Rock ‘n’ Roll All Stars la band vedeva tra le sue linee avvicendarsi altri musicisti del calibro di Sebastian Bach (Skid Row) e Billy Duff (The Cult).
In ogni caso, la domanda che il mondo musicale si è posto, è la seguente ''ma quando esce il primo album dei King of Chaos?'' I musicisti coinvolti sono molto cauti nell'affermare che si tratta di una band che esordirà su disco, salvo la conferma alla rivista Rolling Stone, entusiasmante quanto vaga, della probabile pubblicazione di un EP, ma conoscendo la storia del rock, nulla può dirsi definito, le dichiarazioni sono ritrattate mese dopo mese così come gli impegni dei super musicisti sono padroni e possono deviare così come determinare l'avvicendarsi degli eventi. Matt Sorum vorrebbe, per il futuro, coinvolgere Jimmy Page dei Led Zeppelin, Iggy Pop e Brian James dei Damned, addirittura si voleva coinvolgere Keith Richards, salvo poi udire le parole perentoree del suo manager ''lui un gruppo ce l'ha già e sono gli Stones'' (a detta di Matt Sorum). In ogni caso la band, che continua ad essere rigorosamente una live band, dopo aver suonato in Sud Africa ed essersi esibita con formazione sempre mutevole in numerosi live, tra cui il tributo a Jon Lord, tastierista dei Deep Purple scomparso lo scorso anno, è una grande testimonianza degli ultimi quaranta anni di musica e racchiude il meglio delle personalità artistiche di tutto il mondo, stelle che hanno trapunto il firmamento del rock nell'ultimo mezzo secolo. Non ci resta che sperare in una data italiana di questo grandissimo circo di Rock n' Roll, e goderci quelli che sono i grandi classici dei musicisti, suonati, oltre che dai loro autori, da una backing band di tutto rispetto.
Nicola Vitale.
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