Nonostante le avverse condizioni meteo, ce l’hanno fatta.
I 5 finanzieri del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, partiti l’8 maggio scorso dall’Italia con destinazione Bolivia, hanno raggiunto la prima delle due cime inesplorate e innominate della Cordillera Real.
Sulla vetta, alta 5.310 metri (coordinate 16°00'40.2"S - 68°21'58,9"W) che sarà, d’ora in avanti, chiamata “Cima Fiamme Gialle”, è stato fissato il tricolore consegnato dal Presidente della Repubblica alla spedizione gialloverde, ricevuta al Quirinale, qualche giorno prima della partenza.
L’ascesa in vetta è avvenuta attraverso 3 vie alpinistiche di difficoltà crescente: la via “normale” dell’Amicizia Italia-Bolivia (difficoltà massima 5b), la via denominata Nec Recisa Recedit (difficoltà 6c) e la via denominata “del Presidente” (difficoltà 7c).
La missione, nata da una proposta di Padre Antonio Zavatarelli, missionario in Bolivia, è stata avviata, in occasione del 250° Anniversario di fondazione del Corpo, con l’obiettivo di addestrare nel soccorso in quota i ragazzi frequentatori del corso “turismo di montagna” di Peñas, località a 4.000 metri di altezza, a circa un’ora da La Paz.
La spedizione è composta dall’Ufficiale Istruttore, Tenente Colonnello Alessandro Alberioli, e dagli Istruttori del S.A.G.F., Brigadiere Marco Brunet, Appuntato scelto Q.S. Riccardo Scarian, Appuntato scelto Q.S. Walter Tomas e Appuntato scelto Q.S. Marco Canteri.
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