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Montefusco – Nuova Caserma, il gen. Cinque: “L’orgoglio di essere carabinieri”/SPECIALE

Cerimonia solenne organizzata dal Comando provinciale Carabinieri di Avellino e dal Comune di Montefusco

"Siete i carabinieri della gente. Non cessate di essere costruttori di pace, per garantire la sicurezza, il rispetto della dignità umana e la difesa dei diritti umani.

... Le stazioni dei carabinieri sono punti di riferimento della collettività anche nei paesi e contrade più remoti delle periferie...

Il vostro è un impegno concreto e costante nella difesa dei diritti e dei doveri dei singoli e delle comunità".  

"La vostra vocazione è il servizio".

Così Papa Francesco (GUARDA LO SPECIALE).


Sigilli di legalità e giustizia nel cuore del borgo antico di Montefusco: l’ex capoluogo del Principato Ultra incornicia nel modo più solenne la cerimonia di intitolazione alla caserma dei carabinieri nel palazzo Giordano Renzulli del 1613.

Massime autorità militari, istituzionali, civili e religiose al taglio del nastro della stazione carabinieri che torna operativa a Montefusco per servire anche i territori di Santa Paolina e Torrioni.

Una giornata storica ed emozionante che ha restituito forte il senso dello Stato, la vicinanza costante dei Carabinieri alle comunità sane.

Una cerimonia solenne a Montefusco in via Pirro De Luca, organizzata dal Comando provinciale Carabinieri di Avellino e dal Comune di Montefusco per l’inaugurazione e l’intitolazione della nuova Caserma sede del Comando della stazione Carabinieri.

Alla cerimonia hanno partecipato il comandante della Legione Carabinieri Campania Generale di Brigata Mario Cinque, il sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro, il presidente del Consiglio regionale della Campania  Rosa D’Amelio, il procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo, il procuratore della Repubblica di Benevento  Aldo Policastro, il questore di Avellino  Luigi Botte, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Avellino col. Gennaro Ottaiano, nonché altre massime autorità civili, militari, religiose, numerosi cittadini e, a testimonianza del legame sempre esistente tra l’Arma di oggi e quella di ieri, l’ispettore regionale dell’Associazione nazionale Carabinieri generale di Corpo d’Armata Domenico Cagnazzo.

La nuova sede della Caserma è stata realizzata nell’edificio denominato “Palazzo Giordano”, immobile storico di architettura gentilizia del XVII secolo, in parte adibito ad ospitare la Stazione Carabinieri che nel marzo 2012 era stata ripiegata presso un altro Comando Arma di un comune limitrofo.

Madrina dell’evento Nicolina Di Troia, vedova del carabiniere Michele Calandini, originario di Montefusco, morto tragicamente in servizio, in provincia di Padova, all’età di trent’anni.

La cerimonia ha avuto inizio con la resa degli onori alla massima autorità intervenuta.

A seguire, la consegna della Bandiera nazionale ed europea da parte della madrina al comandante dalla Stazione per l’Alzabandiera, con l’inno nazionale suonato dalla Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri Campania.

Successivamente ai ringraziamenti e l’excursus del primo cittadino di Montefusco Carmine Gnerre Musto, il Comandante provinciale dei Carabinieri ten. col. Franco Di Pietro, dopo aver evidenziato la particolare caratteristica dell’Arma dei carabinieri di essere vicina alla gente, sia nelle grandi città che nei piccoli paesi, proprio attraverso l’elemento fondamentale costituito dalle Stazione Carabinieri diffuse su tutto il territorio nazionale, sempre più considerate punto di riferimento per la cittadinanza, presidio della legalità e simbolo visibile dello Stato, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della Caserma, per la genuina disponibilità e vicinanza all’Arma dei Carabinieri nonché la signora Di Troia, rappresentante simbolica di tutti i familiari dei Carabinieri che quotidianamente sostengono i propri congiunti nell’adempimento del servizio, anche a costo di sacrifici e rinunce.

Il generale di Brigata Mario Cinque, insieme a Cesare Caggiano, cugino del decorato, ha proceduto quindi allo scoprimento della lapide dedicata al capitano medaglia di bronzo al valor militare “alla Memoria” Teobaldo Ernesto Caggiano al quale è stata intitolata la caserma:

“Comandante di Compagnia Carabinieri, in uno scacchiere operativo oltremare, in un momento particolarmente delicato e difficile fu assertore convinto della resistenza ad oltranza alle forze avversarie superiori in numero e mezzi. Sottoposto ad incensanti bombardamenti aerei diurni e notturni fu sempre di esempio ai propri dipendenti. Catturato veniva barbaramente ucciso. Corfù (Grecia) 8-25 settembre 1943".

Prima del taglio del nastro ha avuto luogo la deposizione di una corona in onore del Capitano Caggiano e di tutti i caduti; la benedizione dell’arcivescovo di Benevento mons. Felice Accrocca, accompagnato dal cappellano militare della Legione Carabinieri Campania don Francesco Marotta.

L’evento è stato, inoltre, arricchito dalla partecipazione degli alunni dell’istituto comprensivo statale di Montefusco.

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