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Napoli piange Pino Daniele. Addio "uomo in blues"

Questa notte, stroncato da un infarto, è morto il cantautore e chitarrista partenopeo Pino Daniele e Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ha proclamato il lutto cittadino. L'artista napoletano, che avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo prossimo, si sarebbe sentito male nella sua casa di campagna in Toscana, e la corsa nel tentativo di prestargli soccorso sarebbe stata vana. Curiosamente, il primo a dare la notizia della sua scomparsa sul web è stato l'amico e collega Eros Ramazzotti, che ha scritto su facebook ''Anche Pino ci ha lasciati. Grande amico mio, ti voglio ricordare con il sorriso mentre io, scrivendo, sto piangendo. Ti vorrò sempre bene perché eri un puro, una persona vera oltre che un grandissimo artista. Grazie per tutto quello che mi hai dato fratellone, sarai sempre accanto al mio cuore. Ciao Pinuzzo''. Dopo il grande concerto-evento all'Arena di Verona del 1 settembre, Pino Daniele aveva ripreso il tour di anniversario di Nero a Metà (il terzo album del cantante del 1980), con delle date a Bari, a Roma, a Napoli e a Milano, accompagnato dalla band originale del 1980, composta da James Senese al sax, Gigi De Rienzo al basso, Agostino Marangolo alla batteria, Ernesto Vitolo al piano e Rosario Jermano alle percussioni, con un set acustico in compagnia di Rino Zurzolo al basso, Elisabetta Serio al piano e con la partecipazione di Tullio de Piscopo alle percussioni.

 

Proprio Nero a Metà, arrivato dopo Terra Mia del 1977 e Pino Daniele del 1979, era stato per l'artista l'album della consacrazione internazionale, introducendo nel mondo della musica un sound unico ed originale, divenuto poi inconfondibile, ottenuto attraverso una fusione perfetta e spontanea tra blues, rock, jazz, folk e tradizione musicale partenopea, che oggi possiamo definire come uno dei più riusciti esempi di fusion mai realizzati. Proprio questo sound, oltre alla sua voce inconfondibile, con un cantato che sublimava una perfetta unione musicale fra inglese e napoletano che si confondevano e si amalgamavano alla perfezione su accordi sospesi e diminuiti, ha reso Pino Daniele uno dei musicisti italiani più celebri al mondo, oltre che uno dei più richiesti sui palchi internazionali, ne sono testimoni le collaborazioni illustri con artisti del calibro di Bob Marley, di cui ha aperto il concerto milanese del 1980, Pat Metheny, Ralph Towner, Yellow Jackets, Danilo Rea, Chick Corea, Robbie Krieger dei Doors, Phil Manzanra, Pete Haycock e quella con il suo idolo Eric Clapton, forse la più celebre, che lo ha invitato a suonare nel festival da lui organizzato, Crossroads, insieme ai più celebri chitarristi blues del pianeta registrato a Chicago nel giugno del 2010, che lo ha ringraziato partecipando ad un indimenticabile concerto di beneficenza, quello del 24 giugno del 2011 a Cava de' Tirreni, esibendosi in una suggestiva versione a due chitarre di Napule è, oltre che a tanti altri classici.

 

Commuove, infine, un ultimo tweet, che riprende un post di Facebook sul profilo ufficiale di Pino Daniele che risale a tre giorni fa. Il testo recita ''Back Home... In viaggio per casa'', con una foto in bianco e nero della strada innevata.

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