Vittima per 13 volte di attacchi cyber nel 2011. E' quanto sostiene la Nasa secondo cui gli hackers avrebbero rubato le credenziali dei dipendenti dell'agenzia spaziale e guadagnato l'accesso a progetti su missioni cruciali rischiando di compromettere la sicurezza nazionale statunitense.

L'ispettore generale della Nasa, Paul Martin, ha testimoniato di fronte al Congresso questa settimana sulle violazioni, le piu' significativi in una serie di problemi di sicurezza che hanno coinvolto le agenzie federali.

Lo scorso novembre l'agenzia spaziale ha scoperto che gli hacker, che lavoravano tramite un indirizzo di protocollo Internet in Cina, sono riusciti ad entrare nella rete del laboratorio 'Jet Propulsion Laboratory' (JPL), ha detto Martin.

Il JPL, uno dei principali laboratori della Nasa, gestisce 23 veicoli spaziali che conducono missioni spaziali attive, comprese le missioni verso Giove, Marte e Saturno. Martin sostiene che gli hacker hanno avuto accesso completo del sistema che gli ha permesso di modificare, copiare o eliminare i file sensibili, creare nuovi account utente e caricare gli strumenti di 'hacking' per rubare le credenziali utente e compromesso altri sistemi della Nasa. Erano anche in grado di modificare i registri di sistema per nascondere le loro azioni. 'La nostra analisi ha rivelato che gli intrusi avevano compromesso gli account degli utenti piu' privilegiati di JPL, dando agli intrusi l'accesso alla maggior parte delle reti del JPL,' ha detto.