Ci sono tanti vini quante sono le situazioni quotidiane. È possibile andare oltre e scavalcare le associazioni banali e ricorrenti, che suggeriscono un bianco per aperitivi e pesce è un rosso per le grigliate in compagnia. Le sfumature del vino sono ricche e riflettono le complessità e gli spigoli dei rapporti interpersonali. Si tratta di analizzare l’equilibrio tra il vino, l’elemento liquido e la persona, il suo carattere o la circostanza. Per fare la scelta giusta bisogna ricorrere alla sensibilità e all’esperienza, anche adottare i consigli che seguono.

Per impressionare i conoscenti. A cena per la prima volta a casa di conoscenti. Tra le alternative possibili c’è sempre quella di spendere una fortuna. La cosa migliore, a mio avviso, è sorprendere gli altri con qualche gemma rara, un vino poco conosciuto, ma non costoso. Un Nero di Lupo. Un sorprendente rosso di nero d’Avola.

Se abbiamo un budget no limits e vogliamo che si sappia, nel panorama vinicolo italiano abbiamo ampia scelta. Un esempio è Sori Tildin. Uno dei grandi Rossi del Piemonte, firmato dal mitico Angelo Gaja, che giustifica il prezzo elevato.

Per la suocera. Se abbiamo bisogno di affrontare una serata con la grande suocera o, ancor peggio, futura suocera, meglio non scherzare con il fuoco portando una bottiglia di una zona semi sconosciuta o di scarso valore. Il commento pungente è dietro la porta: “adesso anche in Molise producono vini?”

Puntiamo su un bel Chianti Riserva dei Marchesi Frescobaldi. Per non sbagliare puntiamo comunque su vini riserva, ben invecchiati. Non presentarsi mai con un bottiglia eccessivamente costosa, per due ragioni fondamentali: non riusciremo più a superarci e non è elegante strafare.

Per il primo appuntamento. La migliore linea di condotta in questo caso è puntare sul sincero, ma non troppo. Scegliamo la nostra bottiglia preferita, purché non si tratti di un Tavernello. In questa occasione ci sono vini che non deludono. Parola d’ordine Taurasi. La punta di diamante dei rossi in Italia. Una garanzia di sicuro successo.

Per una coppia consolidata. Un têt à têt tra una coppia ormai consolidata è un momento in cui i segreti più intimi e i gusti personali sono stati svelati, è il momento di stappare vini che ci emozionano. Doro Princic. Un bianco di Malvasia del Friuli, prezioso e affascinante.

In solitudine. Si stappa la bottiglia gelosamente custodita in cantina. È fondamentale sapersi godere anche la solitudine. Il silenzio e lo spirito contemplativo si sposano meravigliosamente bene con i vini più pregiati. È il momento dello Champagne francese. UnJacquessonCuvèe 735. I grandi vini possono essere piaceri intimi, che ci riconciliano con la vita è con noi stessi.