Si allarga il fronte della protesta.
All’ordine del giorno i lavori di abbattimento parziale della sede “Galilei” di piazza Risorgimento a Benevento.
A sollevare gli scudi sono il Collegio dei docenti e il Consiglio d’Istituto.
Ecco il contenuto di quanto deliberato che è stato inoltrato anche al prefetto Carlo Torlontano: “Il parziale abbattimento della sede centrale dell’Istituto ”Galilei” di p.zza Risorgimento a Benevento, e il conseguente problema legato ad una allocazione degli indirizzi presentinella sede del “Galilei” stesso, è stato oggetto di numerose riunioni tra l’Istituto e i verticidella Provincia di Benevento, Ente proprietario dell’Immobile.
La Provincia, lo scorso otto maggio, previa convocazione, insieme alle altre scuoleinteressate da lavori di ristrutturazione e abbattimenti (IIS “Alberti” e “Galilei” e Liceo Classico “Giannone”), ha formulato, nel corso di una riunione presso la sede provinciale,una proposta che, sebbene non espressa compiutamente, ha cambiato notevolmente leintese raggiunte in precedenza, anche se non definitive.In particolare, nei mesi scorsi non c’è stata, da parte dell’Ente Provincia, la formulazione dicriteri e indirizzi attorno ai quali concretizzare successivamente modalità e tempi deitrasferimenti.Ciò ha fatto detonare problematiche, e anche polemiche, dovendo, la Provincia,provvedere a ben tre trasferimenti di scuole superiori di media grandezza.
Criteri che, oggettivamente, avrebbero dovuto riguardare, per tutti gli Istituti interessati, iseguenti punti:
• la durata dei lavori;
• l’incidenza della presenza di laboratori rispetto alla tipologia di scuola;
• la mobilità degli studenti.La proposta palesata dall’Ente Provincia si concretizzerebbe nel seguente modo:• Trasloco dell’Istituto “Galilei” presso il nuovo Istituto di Piano Cappelle (circa 400studenti);
• trasferimento di parte dell’Istituto “Alberti” presso la struttura del “Galilei” e partepresso l’edificio di via delle Poste;
• trasferimento del Liceo “Giannone” presso via Calandra (ex Università).Questi trasferimenti, tuttavia, nell’arco di 6 mesi, (da settembre 2024 a marzo 2025),andrebbero di nuovo riprogrammati in ragione della conclusone dei lavori presso il Liceo“Giannone”, riconsiderando, presumibilmente, il ritorno del Liceo Scientifico “Galilei” ap.zza Risorgimento e la ri-allocazione dell’”Alberti” a via Calandra.La decisione, al di là di apparire macchinosa, per alcuni aspetti inutile e maggiormentedispendiosa rispetto ad una razionale visione dell’intera problematica, tuttavia non affrontae risolve le numerose criticità insite.Prima tra tutte è la dislocazione del nuovo Istituto quasi completato a Piano Cappelle.
Soluzione poco funzionale, per l’intero plesso del “Galilei”, per l’oggettiva difficoltà diraggiungere, da parte degli studenti (circa 400), la località di Piano Cappelle.
Trasferire una delle tre sedi di piazza Risorgimento (Galilei, Alberti o Giannone),significherebbe prevedere una mobilità che oscilla tra i 400 e gli oltre 800 studenti circa.L’ipotesi di trasferire 400 studenti da piazza Risorgimento a Piano cappelle, come meroesempio, prevederebbe l’utilizzo di almeno 7 pullman che dovrebbero portare gli studentia scuola per le ore 8.00 e farli defluire intorno alle ore 13.00.Studenti, dei quali circa l’80%, proveniente dai vari paesi della Provincia.Questa soluzione necessiterebbe di una armonizzazione degli orari dei trasporti dallaprovincia sul capoluogo, per permettere, poi, agli studenti di raggiungere Piano cappelle.Oggi non succede perché il terminal si trova alle spalle dell’Istituto “Galilei”.Stesso discorso per la fine della giornata scolastica con una previsione aggiuntiva di classie corsi con rientro pomeridiano (il corso di Liceo Quadriennale prevede due rientrisettimanali).Decisione dispendiosa che prevede un costo eccessivo per anno scolastico conincremento del traffico cittadino e relativo inquinamento ambientale.
Tuttavia nel nuovo plesso di Piano Cappelle non vi sono spazi sufficienti ed è impossibiledividere le aule per un particolare sistema a convezione forzata, che rende estremamentecomplesso, se non impossibile, l'eventuale frazionamento degli ambienti.Inoltre il nuovo plesso nasce come nuova sede dell’Istituto Tecnico Agrario “M. Vetrone”, lacui struttura attuale necessita da anni di una significativa ristrutturazione.E dunque il trasferimento di 10 classi dell’Istituto Agrario e 27 classi di p.zza Risorgimento nonavrebbe capienza nel nuovo plesso, che dispone massimo di 22 ambienti tra aule elaboratori.La soluzione cervellotica della Provincia prevede un’alternanza di assegnazioni eriassegnazioni dei due Istituti (Galilei e Alberti).
3
I lavori che interessano il Liceo Giannone sono di ristrutturazione e hanno come scadenza ilmese di marzo 2025, significa sei mesi (da settembre 2024), nei quali la sede del Liceo nonè praticabile.I lavori previsti per gli Istituti “Galilei” e “Alberti” riguardano abbattimenti parziali e hannouna scadenza spostata in avanti di almeno due anni scolastici (2024/25 e 2025/26).È importante trovare una stabile sistemazione agli Istituti interessati dagli abbattimenti cheè prioritaria rispetto ai sei mesi di lavori di ristrutturazione.Va evidenziato che, in linea di principio, vanno trasferiti gli alunni che frequentano le scuoledove ci sono corpi di fabbrica da demolire e non "sfrattati da casa loro" gli studenti cheoccupano strutture per le quali non è prevista alcuna ristrutturazione.Noi abbiamo operato delle scelte dolorose e importanti prevedendo il trasferimento delC.A.T. (cinque classi con tre laboratori), la Presidenza e tutta la Segreteria dell’Istituto nelnuovo plesso di Piano Cappelle.
Non occupiamo spazi altrui e vogliamo restare a casa nostra.Alcuni mesi fa (settembre/ottobre 2023) è stata formulata una proposta dal nostro Istitutoper continuare ad ospitare le 22 classi di Liceo Scientifico nella parte non interessataall’abbattimento dell’immobile del “Galilei” di piazza Risorgimento.Proposta vagliata e valutata per la sua fattibilità con i tecnici della provincia, dopo varisopralluoghi concordati ed eseguiti con i docenti professionisti dell’istituto.Le varie progettualità sono state corredate anche da un dettagliato piano costi presentatoall’ente Provincia.
Pertanto l’Istituto ha dimostrato l’assoluta disponibilità rispetto a lavori pur necessari.In data 8 maggio è stata presentata dall’ente provincia una proposta mai accennata nèformulata nei precedenti incontri avuti con un intervallo quasi mensile.L’Istituto, nel corso del presente anno scolastico, nell’ordinaria comunicazione con lefamiglie, le ha rassicurate circa la possibilità di non spostare, almeno i percorsi liceali, dap.zza Risorgimento.La percezione avuta dalle famiglie degli studenti ci porta a pensare, con una certasicurezza, che lo spostamento presso la sede di Piano Cappelle sarebbe assolutamentedannoso per l’utenza dell’Istituto e ne minerebbe la sopravvivenza.I nostri ragazzi hanno già subito abbastanza disagio, quest'anno, per la realizzazione delnuovo laboratorio di costruzioni dell'Unisannio (demolizione di un campo sportivo einagibilità di un altro).Lo stesso è vissuto anche da tutto il personale del “Galilei” a fronte di un parcheggio piùche dimezzato e riduzione degli spazi per i punti di raccolta in caso di emergenza.
Scelte verticistiche dell'ultimo momento ci vogliono addirittura fuori dalla nostra scuola.È una soluzione inaccettabile.Con la presente, gli OOCC dell’Istituto e il Dirigente Scolastico chiedono alle superioriautorità in indirizzo un intervento presso gli Uffici competenti per trovare una soluzionetrasparente, equa e funzionale per l’Istituto”.
Commenta l'articolo