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Alto Calore, scongiurato rischio di aumenti in bolletta: la reazione dei partiti nel Sannio

acqua

"Il Comitato Esecutivo dell'Ente idrico campano ha votato il rinvio della delibera dell'aumento relativo all'aumento delle tariffe Alto Calore.

Abbiamo sventato il rischio che aumentassero i costi in bolletta a carico delle famiglie: la nostra opposizione è stata decisiva, l'Eic si è dovuta ravvedere anche perché mancava la delibera del distretto sannita.

Abbiamo di fatto stoppato un provvedimento a cui eravamo fermamente contrari in ogni caso. E' una vittoria della nostra linea e anche dei Sindaci sanniti che ringraziamo tutti, ad eccezione di qualcuno che all'assemblea di Alto Calore ad Avellino ha fatto altre scelte", lo scrivono  il coordinatore Eic sannita Pompilio Forgione che ha partecipato a Napoli alla riunione  e il presidente della Provincia Nino Lombardi.

"Dall'inizio, abbiamo concordato con Clemente Mastella e altri colleghi sindaci una linea chiara: no all'incremento dei costi per i cittadini.

Oggi abbiamo vinto, anche contro la politica ping-pong di alcuni sindaci irpini. Acqua passata, perché oggi il risultato che interessa ai cittadini è stato raggiunto: non ci saranno aumenti in bolletta per i cittadini serviti da Alto Calore", concludono Forgione e Lombardi. 

Armando Rocco sindaco di Calvi: “Una vittoria raggiunta senza indossare maglie politiche"

La sospensione degli aumenti delle tariffe dell’Alto Calore, decretata dal rinvio del Comitato Esecutivo dell’EIC – Ente Idrico Campano, rappresenta una grande vittoria: della stragrande maggioranza dei Sindaci Sanniti, dei Presidenti delle Province di Avellino e Benevento e di numerosi Sindaci Irpini. “Una vittoria raggiunta - ha dichiarato il Sindaco di Calvi, avv. Armando Rocco -  senza indossare maglie politiche, ma unicamente quella tricolore delle nostre Comunità, facendo valere con forza e determinazione le ragioni dei territori.La protesta, condivisa da oltre la metà dei Sindaci presenti, ha portato i suoi frutti, evidenziando il mancato coinvolgimento dell’EIC Sannita, l’anomalo aumento percentuale oltre quello concordato anche per i Comuni Sanniti, l’assenza di partecipazione nelle scelte, la grave crisi idrica e i continui disservizi.

Un dato politico rilevante riguarda il cambio di posizione registrato nell’arco di appena ventiquattro ore: chi, in rappresentanza dell’EIC Irpino, si era dichiarato contrario all’annullamento degli aumenti nella riunione dei soci dell’Alto Calore, non ha successivamente confermato la stessa convinzione, segno evidente che i nostri interventi hanno contribuito a generare dubbi e riflessioni.

Questa, tuttavia, è solo la prima tappa. Chi crede nelle battaglie deve portarle fino in fondo, per il proprio territorio e per la propria comunità. Le decisioni future dovranno nascere dal coinvolgimento diretto dei Sindaci, veri specchi dei propri territori. Il documento già condiviso da oltre il 40% dei Sindaci rappresenta la base da cui ripartire, per costruire una sinergia sempre più forte tra Irpini e Sanniti.

I principi sanciti in quel documento – trasparenza, equità, partecipazione, servizio, uguaglianza e controllo – sono le fondamenta di un nuovo modo di amministrare la cosa pubblica.

Come ricordava John F. Kennedy: Chi ha il coraggio di lottare per i propri diritti, vince la metà della battaglia.

L’altra metà si vince rimanendo uniti. L’invito, quindi, è a proseguire compatti in questo percorso di democrazia e rinascita, nella consapevolezza che abbiamo vinto il primo set, ma che la partita va ancora conquistata. Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri cittadini, ai nostri territori. Abbiamo dimostrato che con unità e determinazione si ottengono risultati importanti e concreti.

Su questi principi intendiamo costruire le basi di un futuro in cui l’acqua, diritto umano universale, sia davvero garantita a tutti”.



Angelo Pepe: "Bene il rinvio sulle tariffe idriche da parte di EIC"
"Nel corso dell’Assemblea dei Soci di Alto Calore Servizi S.p.A. del 25 agosto 2025, ho avuto modo di constatare con soddisfazione una diffusa e crescente presa di coscienza, da parte di molti colleghi amministratori e rappresentanti istituzionali, in merito all’eccessivo aumento delle tariffe idriche proposto per il periodo 2024-2029.Pur comprendendo chi ha ritenuto questo aumento un passaggio puramente tecnico o burocratico, ho voluto ribadire anche in quella occasione, che non si potesse liquidare in questi termini una scelta così impattante e rilevante sulle famiglie e le imprese dei nostri territori, già messe a dura prova da una crisi idrica senza precedenti.
Ho ribadito, inoltre, la necessità di tenere distinti due piani ben diversi: quello dell’aumento tariffario e quello dell’emergenza idrica. Quest’ultima, infatti, rappresenta una crisi strutturale che va affrontata con strumenti straordinari. Per questo motivo, ho chiesto formalmente che si dichiari lo stato di emergenza, al fine di garantire una equa redistribuzione della risorsa idrica tra i gestori del Distretto dell’Appennino Meridionale e coinvolgere il Commissario Straordinario per l’Emergenza Idrica nella definizione di un piano di interventi urgenti, volto alla tutela della risorsa, alla riduzione delle perdite e alla lotta alla dispersione idrica.
In questi giorni di coordinamento e confronto con i colleghi sindaci del Sannio, mi preme sottolineare la disponibilità, la lucidità e il senso di responsabilità dimostrato. Le istanze raccolte sono state portate in assemblea e trasformate in proposte concrete, nell'interesse esclusivo delle nostre comunità.E' anche grazie a questa pressione istituzionale e alla maturazione di una riflessione condivisa che, nella seduta odierna dell’EIC Regione Campania, convocata per l’approvazione definitiva della delibera tariffaria, il Coordinatore del Distretto Irpino, Beniamino Palmieri, ha richiesto ufficialmente il rinvio della discussione, per consentire ulteriori approfondimenti tecnici e giuridici e la verifica della legittimità di un processo decisionale che ha coinvolto solo il Distretto Irpino, escludendo i 31 Comuni del Sannio, pur interessati direttamente dalle conseguenze degli aumenti.
Questo rinvio rappresenta una prima vittoria del buon senso e della responsabilità istituzionale. Ora si apre una finestra decisiva per dare vita a un vero confronto tra territori, e per costruire – insieme – soluzioni eque e sostenibili che salvaguardino un bene essenziale come l’acqua.



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