Dopo quasi 40 anni dal finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno, che investì oltre 69 miliardi di vecchie lire, la diga di Campolattaro potrà assolvere alle sue funzioni.
Un grande progetto che consentirà l’utilizzo potabile e irriguo delle acque dell’invaso grazie al completamento delle opere di derivazione.
Obiettivo: sfruttare a pieno il bacino artificiale più grande della Campania, consentendo anche alle imprese agricole di puntare su produzioni ad alta redditività, oltre che facilitare gli interventi di soccorso in presenza di sbalzi termici dovuti ai cambiamenti climatici. (GUARDA IL SERVIZIO CON L'INTERVISTA AL PRESIDENTE DE LUCA)
480 milioni di euro stanziati dalla Regione Campania per il progetto di fattibilità tecnica ed economica che prevede la realizzazione della galleria di derivazione di 7 chilometri e mezzo, un impianto idroelettrico per la valorizzazione energetica, la realizzazione dell’adduttore primario irriguo a servizio del comprensorio della Valle Telesina, un impianto di potabilizzazione, un serbatoio di accumulo, opere di potenziamento ed integrazione dei sistemi acquedottistici dell’area della provincia di Benevento, l’integrazione della fornitura idrica negli acquedotti dell’Alto Calore con un impianto di sollevamento, e l’integrazione della fornitura idrica dei Comuni dell’Alto Fortore ricadenti nel “Sistema Molisano Destro”.
"Completeremo quest'opera – assicura il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca a Benevento - con il nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei gennaio 2021/2027”.
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