«L’avvio dei lavori di potabilizzazione delle acque presso l'invaso di Campolattaro è una notizia di grande rilevanza per il territorio: un passaggio storico che metterà fine per sempre al gap idrico nel Sannio. La disponibilità di 5mila litri al secondo cambierà l'economia agricola e il sistema di approvvigionamento nella provincia sannita e non solo, in tutta la regione: ci abbiamo creduto dal primo istante, la Provincia ha investito mezzi e risorse tanto umane che finanziarie, il nostro sistema di governance ha lavorato e scommesso su questo che ieri sembrava un progetto visionario in cui credevano in pochi, tra scetticismi e perplessi distinguo, mentre ora fioccano entusiasmi di cui siamo comunque felici, perché le sinergie istituzionali sono ben accette, anche quando un po' tardive", lo scrivono in una nota il presidente della Provincia Nino Lombardi e il Sindaco di Benevento Clemente Mastella.
"Giova ricordare che la Provincia di Benevento, concessionaria dal 1995 della diga, dopo aver provveduto in tutti questi anni a mettere in sicurezza la sponda destra, a manutenere l’impianto investendo proprie risorse di Bilancio e ad avviare tutte le operazioni di collaudo dello sbarramento (con le operaZioni dettate dai protocolli tecnici di progressivo riempimento e successivo svuotamento), ha da tempo consegnato le aree di pertinenza per consentire l’avvio dei lavori da oltre 700 milioni di Euro.
Nello stesso tempo ha avviato negli ultimi quattro anni in sinergia con il Comune di Benevento un’intesa azione politico-programmatica finalizzata a far sì che i 100 milioni di litri d’acqua raccolti nell’invaso fossero posti a servizio delle collettività locali a tanti decenni di distanza dall’avvio della costruzione dell’invaso stesso.
Quest’azione ha portato all’Accordo del 9 febbraio 2023 tra Regione Campania, Enti locali, Consorzio di Bonifica della Valle Telesina e Associazioni di categoria del mondo agricolo per dare senso compiuto ad un’opera pubblica di così straordinaria valenza qual è la Diga di Campolattaro, la più grande del Mezzogiorno.
Sulla base di tale Accordo il Consorzio di Bonifica della Valle Telesina, affidataria della progettazione, allargando il proprio perimetro istituzionale, procede all’adduzione principale verso l’area Telesina e Titernina per quanto riguarda l’irrigazione delle eccellenze produttive locali e cioè principalmente la vitivinicoltura DOCG, DOC e IGP. Si apriva la strada per le diramazioni secondarie finalizzate a portare l’acqua del Tammaro nelle aree rurali del Tammaro, del Pre-Fortore e del Fortore a servizio delle eccellenze produttive locali. Passaggi cruciali, insieme ad altri, per conseguire compiutamente gli obiettivi di dare acqua a tutto il territorio provinciale sannita, dunque anche per quello a monte e non solo a valle dell’invaso di Campolattaro. Dagli anni Ottanta, quando iniziò la costruzione dell'invaso a oggi, un percorso complesso ma che oggi trova un esito che è un autentico spartiacque, in un lungo cammino in cui abbiamo dato un contributo di fattive azioni amministrative e visione politica concreta".
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