La Uil Avellino/Benevento ritiene che la sentenza della Corte costituzionale n. 251 del 6.12.2017 sia l’ulteriore mazzata per la riforma della Scuola, nota come “Buona Scuola”."... con tale sentenza, la Corte stabilisce - si legge nel documento della Uil - che è illegittima l’esclusione dei docenti di ruolo dai concorsi pubblici per il reclutamento di nuovi dicenti nelle scuole statali italiane. In sostanza, l’articolo 1, comma 110, della legge n. 107/2015 e, in via consequenziale, l’art. 17, comma 3, del decreto legislativo n. 59/2017, vengono dichiarati illegittimi. La sentenza della Corte costituzionale giudica illegittime le esclusioni dei docenti di ruolo dai bandi pubblici per il reclutamento di nuovi insegnanti, poiché in questo modo il diritto di partecipare al concorso pubblico è condizionato alla circostanza, invero eccentrica rispetto all’obiettivo della procedura concorsuale di selezione delle migliori professionalità, che non vi sia un contratto a tempo indeterminato alle dipendenze della scuola statale! La pronuncia è pertanto destinata ad applicarsi anche alle prossime procedure concorsuali di reclutamento dei docenti".“E’ una sentenza giustissima – osserva Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento – poiché quella cervellotica norma della buona scuola era davvero incomprensibile. E’ come se a un poliziotto municipale con contratto a tempo indeterminato di stanza a Benevento venisse precluso il diritto di partecipare ad analogo concorso bandito dalla Città di Milano. La Corte costituzionale ha fatto bene a cassare questo mistero tutto renziano”.
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