Dopo la levata di scudi del sindaco Mastella e non solo, diretta ad avere chiarimenti in merito all'episodio relativo ad un paziente di 87 anni che si sarebbe verificato al Pronto Soccorso del San Pio, giunge a stretto giro il chiarimento della manager Maria Morgante che scrive al primo cittadino.
ECCO IL CONTENUTO A FIRMA DEL DIRETTORE GENERALE MORGANTE. "Si precisa che il paziente di 87 anni è giunto in Pronto Soccorso in data 03/01/2025 alle ore 23:40 per febbre da 3 giorni a domicilio, è stato prontamente e compiutamente assistito dal personale medico e paramedico fin dal suo ingresso in Pronto Soccorso così come emerge dal verbale di Pronto Soccorso.
Il paziente al suo arrivo in PS è stato sottoposto ad elettrocardiogramma, ad esami ematochimici ed ancora a TAC torace mostrante una polmonite bilaterale.
Per quanto diagnosticato il paziente ha praticato fin dall’ingresso in PS l’opportuna terapia medica con evidente miglioramento graduale delle condizioni cliniche generali.
Il paziente è stabile, asintomatico (...).
Circa le affermazioni fatte dal familiare del paziente in parola (omissis, ndr...), dal colloquio con il personale OSS ed ausiliario in turno mattutino nella giornata del 6/01/2025 è emerso che il paziente nei giorni di permanenza in Pronto Soccorso ha rifiutato gli specifici presidi sanitari per eventuale incontinenza ed ha preferito utilizzare, per le proprie esigenze fisiche, i servizi igienici accompagnato e coaudiuvato, per sua precisa volontà, prevalentemente dalla moglie (in quanto deambulante con ausilio) rifiutando ripetute volte l’assistenza del personale deputato a ciò (OSS e ausiliari socio-sanitari).
Nella mattina del 06/01/2025 il paziente ha inoltre rifiutato che gli fosse praticata l’igiene personale a cura del personale dedicato del Pronto Soccorso come da dichiarazione dello stesso (OSS ed ausiliari).
Circa poi le considerazioni del familiare del paziente inerenti la scarsa sensibilità del personale medico e paramedico va detto che, pur comprendendo lo stato d’animo e le preoccupazioni sia del paziente che dei loro familiari per lo stato di salute del paziente oltre che la dovuta presa d’atto di una realtà diversa -quella ospedaliera-da parte degli stessi rispetto a quella normalmente vissuta giornalmente nei propri contesti abituali ,è chiaro che occorre sempre e comunque sia da parte dei pazienti che dei parenti comprensione e valutazioni corrette e realistiche circa le realtà composite che si vivono nei Presidi Ospedalieri in particolar modo nell’ambito dell’Emergenza-Urgenza.
Parimenti sentiamo il dovere di affermare con orgoglio e profondo convincimento che il personale medico e paramedico del nostro Presidio Ospedaliero ha sempre posto al centro del processo di cura i pazienti, dedicando loro una attenta assistenza basata sulla professionalità e sull’impegno costante nel rispetto dei valori umani che sono alla base della nostra professione sanitaria".
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