Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Sannio

Intesta il patrimonio al direttore di una casa di riposo, scatta il sequestro per oltre 2milioni

A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento i militari della sezione di Polizia giudiziaria dei Carabinieri presso la Procura di Benevento e del comando provinciale della Guardia di Finanza del capoluogo hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per un valore complessivo di 2 milioni 334.545,31 euro tra beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie nei confronti di un uomo del beneventano nei cui confronti si procede per circonvenzione di persone incapaci in danno di una persona anziana ricoverata in una casa di riposo di cui lo stesso era direttore.
La complessa indagine trae origine dalla querela  - sporta dai prossimi congiunti della persona offesa, deceduta pochi mesi dopo il ricovero in una casa di riposo della provincia -  con la quale lamentavano che il testamento olografo  con il quale la stessa avrebbe nominato quale erede universale il direttore della casa di cura, sarebbe  stato redatto proprio il giorno prima dell’ingresso nella  struttura e  che nelle poche occasioni  in cui avevano potuto incontrare di persona il defunto cugino presso la struttura, lo avrebbero trovato seduto su una sedia a rotelle con la presenza  costante del direttore alle sue spalle.

 Inoltre il congiunto sarebbe apparso in stato confusionale non riuscendo ad articolare un discorso completo sia durante gli incontri  che nel corso delle conversazioni telefoniche, quasi come fosse imbambolato.

 "Il congiunto  - spiega il procuratore Aldo Policastro - aveva anche lasciato presso la sua abitazione altro testamento olografo a favore di un fratello, poi premorto, con alcuni appunti circa le somme da lui possedute.

Le attività si articolavano nell’assunzione di sommarie informazioni da persone vicine alla persona offesa, nell’acquisizione di documentazione medica al fine di verificare le condizioni di salute della stessa, emergendo dagli atti uno stato di deficienza psichica derivante da episodi di confabulazione per i quali era stata prescritta terapia con farmaci antipsicotici.

La consulenza grafologica eseguita sul testamento olografo consentiva di appurare come lo stesso fosse stato redatto sotto dettatura, a più riprese e non fosse il frutto della volontà del dante causa, che non avrebbe compreso il significato delle disposizioni testamentarie sottoscritte in favore del direttore della casa di cura ove veniva ricoverato il giorno successivo alla redazione.

I militari della Guardia di Finanza, analizzando copiosa documentazione bancaria acquisita, quantificavano il valore del patrimonio ereditario, costituente il profitto del reato oggetto del presente provvedimento di sequestro. In particolare, ne individuavano precisamente i beni mobili, immobili e gli strumenti finanziari di cui si componeva e verificavano il percorso seguito da tali beni, che, a seguito del decesso della persona offesa, entravano per successione ereditaria nella piena disponibilità del direttore della casa di cura.

La componente prevalente del patrimonio ereditario oggetto di sequestro risulta costituita da un investimento in un fondo finanziario, per l’ammontare di circa € 1.783.454,80.

Il provvedimento eseguito è una misura reale disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione ed i destinatari dello stesso sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva".

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy