"No alle università ridotte a meri fornitori di competenze tecniche per il mercato del lavoro. Sono il cuore pulsante della crescita culturale e sociale, specialmente nelle aree interne come il nostro territorio".Lo ha sottolineato il rettore Gerardo Canfora che grazie alla sua guida e alla sua squadra è riuscito a centrare molteplici obiettivi per una Università che è cresciuta, è diventata più inclusiva, aperta, al passo con i tempi.L’Università degli Studi del Sannio ha inaugurato l’anno accademico 2024 2025, il 27esimo dalla sua fondazione con una cerimonia che si è svolta presso l’Auditorium di Sant’Agostino.
Il rettore Canfora, nel suo ultimo intervento da rettore, ha ribadito il ruolo fondamentale dell’università, non solo come luogo di formazione accademica e professionale, ma anche come baluardo di democrazia e motore di crescita culturale e sociale. Canfora ha sottolineato i pericoli legati alla mercantilizzazione del sapere, ribadendo l’importanza di preservare l’università come spazio di pensiero critico e creativo.
Il rettore ha anche illustrato i numerosi successi del 2024: il campus urbano, le residenze universitarie, l’espansione dell’offerta didattica e i progetti di ricerca.La chiosa è "Difendiamo l’università come motore di cultura, innovazione e speranza per il futuro".
Nella sala gremita ha tenuto la lectio inauguralis il climatologo Antonello Pasini, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR),che ha trattato gli effetti dei cambiamenti climatici in Italia e nel mondo. Pasini ha analizzato l’impatto diretto e indiretto del riscaldamento globale, proponendo strategie per affrontare le sfide urgenti.
Ha sottolineato come le evidenze scientifiche confermino il ruolo determinante delle attività umane nell’innalzamento delle temperature globali e ha evidenziato che l’1% più ricco della popolazione mondiale è responsabile di emissioni di CO₂ superiori a quelle della metà più povera dell’umanità, una realtà che sfugge spesso alla consapevolezza collettiva.
Pasini ha poi sottolineato l’importanza di un approccio equo al cambiamento climatico, in cui chi contribuisce maggiormente alle emissioni si faccia carico della responsabilità di finanziare e sostenere politiche di adattamento e mitigazione, soprattutto a beneficio delle popolazioni più vulnerabili.
La giornata ha visto l’intervento di numerose personalità, a partire dai saluti del sindaco di Benevento, Clemente Mario Mastella, seguiti dagli interventi di Anna Polyatykin, rappresentante della componente studentesca, Markus Filibus, studente internazionale, e Maria Labruna, rappresentante del personale tecnico-amministrativo.
Mastella agli studenti: "Viaggiate e conoscete, come l'Ulisse dantesco". "Dico agli studenti di lasciare animare dalla curiosità del viaggiatore nell'immortale accezione dell'Ulisse dantesco, di impegnarsi a costruire, alimentandola con dosi di fiducia, un'alleanza costruttiva tra generazioni.
In un tempo in cui un baco sembra essersi insinuato nelle relazioni umane, e internazionali, ve ne è più che mai bisogno.
La distruzione creatrice che profetizzò Joseph Schumpeter sembra essere il segno dei tempi: ma la sfida dell'evoluzione va raccolta e vinta, frapponendo agli eccessi un guard rail morale".
"Ringrazio per la sintonia con cui abbiamo lavorato insieme il Rettore dell'Unisannio Gerardo Canfora: le ragioni comuni che abbiamo sempre anteposto a ogni altra cosa, hanno prodotto una governance eccellente del territorio, il cui simbolo è stata la cooperazione per il Pnrr che ha fruttato a Benevento il primato nel rapporto tra investimenti e numero di abitanti".
Ai molti Rettori del Centro-Sud presenti, ha ricordato l'esigenza di "consolidare il valore dell'educazione come trama per vincere diseguaglianze e divari socio-territoriali: uno studente del Mezzogiorno impiega, in media, 180 minuti per raggiungere la sua sede universitaria, più del doppio di un collega del Nord. Non è più accettabile, perché ciò accelera il processo di depauperamento dei territori meridionali che invece hanno energie, potenzialità e risorse per tenere il passo".
A completare il dibattito, tre dottorandi dell’Università del Sannio hanno presentato i risultati delle loro ricerche: Ilva Licaj, dottoranda in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Salute, ha illustrato uno studio sul cambiamento climatico e le strategie per promuovere la sostenibilità nel sistema agroalimentare; Pasquale Marro, dottorando in Persona, Mercato e Istituzioni, ha approfondito il tema dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla funzione sociale del contratto; infine, Chiara Martone, dottoranda in Tecnologie dell’Informazione per l’Ingegneria, ha presentato un intervento sul ruolo dell’energy sharing come strumento per contrastare il cambiamento climatico.
Commenta l'articolo