… "se le porte in Giunta sono aperte, come sembra, ai segretari nazionali e agli ex Ministri, il capo di Noi di Centro sono io, dunque metto sul tavolo anche il mio nome e la mia storia".
Una frase firmata Clemente Mastella all’indomani di un confronto con il presidente della Regione Roberto Fico dal quale era emersa la volontà di comporre la giunta senza alcun supporto di consiglieri regionali (eletti) che pure hanno messo la faccia, prodigandosi fino all'ultimo, in campagna elettorale.
Una impostazione che ha fatto andare su tutte le furie Mastella sebbene non abbia assolutamente messo in discussione il rapporto di lealtà con Fico. Ma le sottolineature ci sono state.
Del resto Mastella di messaggi espliciti ne invia eccome.
Quella frase, però, era solo una provocazione: mette nero su bianco Mastella.
"Una semplice provocazione dialettica su una mia disponibilità teorica per la Giunta regionale ha suscitato una eco mediatica che non ha ragion d'essere: non vado da nessuna parte che non sia la Città di Benevento.
Sarò fedele fino all'ultimo centesimo di secondo al mandato che mi hanno affidato le cittadine e i cittadini di Benevento che è in questo momento è alfa e omega del mio impegno politico.
D'altronde sono fedele al motto di Cesare: preferisco essere primo in Gallia che secondo a Roma.
Ma soprattutto l'affetto che mi ha dimostrato la Città e che mi dimostra tuttora è inscalfibile e rappresenta per me una solida radice, da cui mai mi staccherei, del mio impegno amministrativo e politico".








Commenta l'articolo