“Mi rivolgo a voi e alle vostre sensibilità predisponendomi ad una seria e leale collaborazione la risoluzione della problematica riguardante l'attuale condizione del servizio di Pronto Soccorso dell'Ospedale Sant’Alfonso Maria de' Liguori di Sant’Agata de' Goti”.
Questo l’incipit di una lettera che il Senatore di Fratelli d’Italia, Domenico Matera, ha indirizzato al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al Direttore sanitario Maria Morgante ed al sindaco di Benevento, Clemente Mastella, relativamente alla questione dell’ospedale saticulano.
Una lettera che, dettata da motivi di apertura e di propositività, mira a gettare il seme per un comune percorso teso alla risoluzione dell’annosa problematica “La situazione dei nostri territori, già fortemente pregiudicata dal punto di vista sanitario anche per la mancata piena attuazione del decreto 41/2019 – prosegue il parlamentare sannita - subisce un'ulteriore ferita con tale inaspettata evoluzione, che ha creato un desolante sconforto. Ed a ciò si aggiunga come l’Asl, su richiesta dell’azienda ospedaliera, ha disposto di eliminare i servizi dell’ospedale di Comunità e del Cot che erano allocati presso il Sant’Alfonso. Mi rendo perfettamente conto – ancora il Senatore Matera - che le difficoltà maggiori sono dovute alla carenza dei medici ed in particolare nel settore emergenza/urgenza anche perché poco incentivati. Su questo specifico punto ho interloquito con il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il quale ha dato ampie rassicurazioni sul fatto che a breve sarà presentato un provvedimento normativo grazie al quale sarà possibile ricorrere ad una contrattazione integrativa, attuabile dalle Regioni, che riconosca emolumenti stipendiali più alti per talune categorie di medici.
Ovviamente abbiamo il dovere, nelle more di questi provvedimenti, di ipotizzare e, ove possibile, mettere in atto delle azioni immediatamente eseguibili. È il momento di essere concreti e propositivi, al di là delle posizioni politiche, ed è per questo che mi preme sottolineare come si possa ragionare in termini di risoluzione della problematica”.
Allo scopo, Matera ha voluto prospettare e allo stesso tempo suggerire, all’attenzione degli interlocutori istituzionali, alcune ipotesi nell'ottica di rintracciare una possibile via d'uscita.Ad essere suggerite, nell’ordine:L’utilizzazione al massimo delle prestazioni aggiuntive per medici ed infermieri del Pronto Soccorso, avendo previsto il Governo, con la Legge di Bilancio 2024, il riconoscimento dell'importo orario di 100 euro per i medici, mentre 60 sono previsti per il personale sanitario, con prelievo di tasse ridotte al 15% grazie alla previsione del Dl 73/2024. Tale opzione, prevista già con il Dl 34/2023, ad oggi non risulta attuata, anche se è notizia di qualche giorno fa che la Regione abbia invitato i Direttori generali ad utilizzare tale previsione normativa;Possibilità di conferimento di incarichi libero professionali per far fronte alla necessità di garantire la copertura del servizio di Pronto Soccorso sulle 24 ore, così come già fanno molte altre Aziende ospedaliere, ai sensi dell'articolo 7, comma 6, del Decreto legislativo 165/2001. Una soluzione che, in queste ore, stanno attuando tutte le aziende del Piemonte su espresso mandato della Direzione Sanità della Regione per medici specialisti e medici specializzandi;Ri-articolazione dei servizi aziendali attraendo A sistema ulteriori prestazioni sanitarie da parte di privati convenzionati, come potrebbe essere per Benevento il Fatebenefratelli, chiedendo una maggiore partecipazione per ricevere ulteriori utenti del 118;Accordo con i medici di base e con i Dirigenti medici collocati in quiescenza per prestazioni all'interno del Pronto Soccorso riguardanti, almeno, i codici bianchi e verdi, che rappresentano il 50% circa degli accessi, così da consentire al personale ospedaliero di trattare più celermente i casi gravi.
A questo proposito va comunque rilevato che la dottoressa Morgante ha pubblicato il 17 giugno 2024 un avviso per il conferimento di cinque incarichi, ma mio per il S. Pio di Benevento.
Riteniamo che non siano sufficienti anche perché non sono previsti anche per il Sant’Alfonso di Sant’Agata de' Goti;Accordo quadro internazionale di cooperazione per il reclutamento di medici stranieri, in ossequio all'articolo 13 del Dl 18 del 17/3/2020, che consente l'esercizio della professione medica in Italia a professionisti non appartenenti alla UE, così come ha già fatto la Regione Calabria, come stanno facendo la Lombardia e la Sicilia.Sono certo che l'Onorevole Mastella, in qualità di Sindaco della città capoluogo e presidente assemblea dei Sindaci, saprà rappresentare anche queste mie osservazioni in occasione del previsto incontro con il presidente De Luca, già preannunciato a mezzo stampa”.
“In ogni caso – la conclusione del senatore Matera – la soluzione della questione ospedaliera di Sant’Agata de’ Goti non può che passare da una proficua e serena sinergia tra le parti”.
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