Questa mattinata, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, il personale della Squadra Mobile di Benevento ha eseguito una ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere disposta dal Tribunale di Napoli, Sezione Riesame, nei confronti di due persone ritenute gravemente indiziate del delitto di rapina aggravata perché commessa con armi ed in concorso tra loro e con altra persona rimasta ignota, commessa il 5 gennaio del 2017 presso l’Ufficio Postale di San Nicola Manfredi, sottraendo la somma di 70 mila euro.
"In particolare - spiega il procuratore della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro -, in quella data alle ore 8,00 circa, tre uomini, armati e travisati, costringevano gli impiegati postali appena giunti sul posto ad entrare all’interno dell’ufficio postale pretendendo l’apertura della cassaforte con disattivazione dell’allarme; i tre, dopo essersi impossessati della cospicua somma custodita in cassaforte, chiudevano le due vittime nella stanza del direttore e fuggivano con l’auto sottratta ad uno degli impiegati postali.
A distanza di poche ore, alle ore 15,00 circa, veniva ritrovata l’autovettura utilizzata per la fuga, al cui interno vi erano due cappellini di lana neri disconosciuti dal proprietario del veicolo, i successivi accertamenti tecnici sugli stessi, effettuati dalla Polizia Scientifica di Napoli, consentivano di desumere la sovrapponibilità del profilo genetico dei due arrestati, consentendo così, unitamente alle ulteriori risultanze investigative, di addivenire all’identificazione degli autori del reato.
L’attività investigativa veniva infatti immediatamente indirizzata nei confronti dei due indagati in quanto dall’accertamento tramite il sistema di riconoscimento delle targhe presente su questa provincia era stata individuata l’autovettura, utilizzata come staffetta il giorno della rapina.
Sulla stessa veniva installato un apparecchio gps e venivano autorizzate le intercettazioni ambientali dall’ascolto delle quali l’8 febbraio del 2017 si apprendeva che peraltro gli stessi indagati stavano per compiere una rapina in danno di un istituto di credito in provincia di Piacenza; personale di quella Squadra Mobile immediatamente attivato procedeva al controllo dell’autovettura procedendo all’arresto degli occupanti in quanto trovati in possesso di un’arma da fuoco clandestina; inoltre uno dei due soggetti veniva tratto in arresto anche per il reato di evasione, in quanto in quel momento era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari".
Il provvedimento è stato adottato a seguito dell’accoglimento da parte del Tribunale del Riesame di Napoli dell’appello depositato a settembre del 2019 dal Pubblico ministero avverso l’ordinanza emessa nel mese di agosto dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Benevento".
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