Il sindaco di Benevento Clemente Mastella riceverà, mercoledì alle 11 a Palazzo Mosti, la presidente e il direttore del Conservatorio 'Nicola Sala' e i giovani della comunità cinese.
"Dopo l'increscioso episodio di violenza giovanile avvenuta a piazza Piano di Corte ho avuto un colloquio telefonico con la presidente Meglio e il direttore Ilario per concordare questo incontro. Alcuni giovani studenti cinesi del Conservatorio sono finiti in ospedale dopo la zuffa di venerdì notte e questo lo trovo inaccettabile".
Così il sindaco Clemente Mastella.
"Benevento non è così, quello che hanno visto quella notte non è il vero volto della città. Per noi avere giovani che dalla lontana Cina studiano musica a Benevento, è ragione di lustro e orgoglio. Purtroppo qualche nota stonata può accadere, ma Benevento - crocevia nei secoli di numerose culture diverse- è e resta città di cultura e di accoglienza.
Naturalmente spiegherò loro che non c'è nessun sentimento sinofobo che abbia la benché minima ragione di esistere qui da noi. Ma anche atteggiamenti da bulli o da attaccabrighe sono comunque da deplorare e perseguire.
Sembra poi che anche in questo caso la molla della violenza e dell'irragionevolezza sia stata azionata all'abuso di sostanze stupefacenti e forse anche di alcol.
Dico ai ragazzi che divertirsi è lecito e che hanno tutto il diritto di fare serata ed essere spensierati, ma li invito a stare lontani sempre da diaboliche dipendenze, come l'abuso di alcol e la droga. Se non vogliono rovinarsi la vita, ne stiano alla larga”.
"Trovo intollerabile – aveva detto Mastella - l'episodio di piazza Piano di Corte. La rissa che ha visto coinvolto giovani italiani e cinesi e che ha visto finire in ospedale i giovani asiatici è una macchia per la città che ha meritata reputazione di accoglienza e ospitalità.
Auspico che le forze dell'ordine individuino presto i responsabili ed esprimo solidarietà al Conservatorio musicale 'Nicola Sala' (dove i ragazzi cinesi studiano), gioiello dell'offerta formativa di Benevento. Certamente preoccupa l'aumento di questi episodi tra i giovani che - dopo la pandemia - si sono dilatati a macchia d'olio in tutto il Paese.
Tutti siamo chiamati a forme di pedagogia più efficaci".
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