Emergenza idrica, ormai sempre più un dato di fatto. Cittadini e comitato H2O sul piede di guerra, ferma la posizione del primo cittadino di San Giorgio del Sannio Mario Pepe che in una nota breve ma pungente scrive al vertice dell’Alto calore Lello De Stefano.
“Avevo invitato tempo fa – scrive il sindaco di San Giorgio del Sannio Mario Pepe - il presidente dell’azienda idrica alto calore ad assumere insieme con i sindaci una iniziativa per porre al presidente della Regione Campania il dramma della perdurante carenza idrica determinata da un inadeguato potenziamento dei serbatoi, da un mancato intervento sulle condotte adduttrici e da un insistente miglioramento strutturale delle distributrici interne.
“Se non apriamo – continua Mario Pepe - una vertenza forte con la Regione rischiamo di permanere in uno stato di inefficienza cronica nell’erogazione idrica. I cittadini non possono più aspettare. Sono stati fin d’ora pazienti. Che dobbiamo fare? Dobbiamo aprire la guerra dell’acqua?”.
Intanto il Comitato dei cittadino H2O rincara la dose e replica al sindaco: “…La lotta per l'acqua continua, a San Giorgio del Sannio in queste ultime settimane, e con l'arrivo dell'estate, è tornato a farsi sentire il problema delle chiusure serali dell'acqua potabile, creando forti disagi a tutti i cittadini.La mancanza di acqua ci priva di una certa libertà, ci provoca stress psicologico e nonostante tutto da bravi cittadini continuiamo a pagare le bollette. Speriamo come sempre nel suo appoggio per procedere in una democratica azione di tutela e difesa dei diritti dei cittadini in riferimento ad un bene primario ed essenziale.
Abbiamo coinvolto e allertato le testate giornalistiche locali e nazionali (e lei era con noi quando canale 5 ci ha dedicato uno spazio al tg) ma in virtù dei mancati cambiamenti possiamo affermare che siamo anche stati strumentalizzati in parte. Noi abbiamo già iniziato la guerra (sempre sensata e guidata dal buon senso e dalle competenze e mai da alcuna forma di violenza) e se in questa ci accompagna con la sua guida esperta come ci disse ne siamo più che lieti...altrimenti procediamo da soli.
Vista la scarsa adesione alla questione da parte dei concittadini adesso procediamo con la coalizione con i cittadini di altri paesi che come noi sono sanniti e che vivono questo disagio. Invitiamo, nella riunione del 7 luglio, voi sindaci, in quanto rappresentati delle vostre comunità e parti di esse, ad abbracciare una linea unica, coesa, compatta, determinata per dare un chiaro segnale e contribuire ad un cambiamento di un sistema che fa acqua da tutte le parti.
Immedesimatevi anche in uno solo dei vostri cittadini che la mattina va a lavoro e non si lava, la sera stanco torna a casa e non si lava, che per 3 giorni di seguito ha mangiato panini perchè non poteva cucinare e lavare i piatti, che non ha la libertà di uscire e fare un pò più tardi perchè al rientro non può neanche lavarsi le mani. Pensate a quelle donne, già stressate dai ritmi frenetici, che la mattina devono preparare pranzo, cena, riordinare e caricare quante più lavatrici possibili perchè al rientro potrebbero non trovare l'acqua.
Pensi a quei bambini che spensierati vanno al parchetto a giocare e quando rientrano non possono rinfrescarsi, pensate agli ammalati, ai disabili che hanno la necessità di avere l'acqua h24!Lei ci ha più volte raccontato di quando negli anni '50 l'acqua in casa non c'era e ci ha dipinto scenari di altri tempi che per carità fanno parte di uno spaccato della nostra storia e resteranno dei bozzetti caratteristici di un'epoca che fu'... ma ora la vita è cambiata.
La mancanza di acqua ci priva di una certa libertà, ci provoca stress psicologico e nonostante tutto da bravi cittadini continuiamo a pagare le bollette. Ci dica lei se non abbiamo avuto pazienza, se dobbiamo continuare ad averne rassegnandoci o se è il caso di procedere. Speriamo come sempre nel suo appoggio per procedere in una democratica azione di tutela e difesa dei diritti dei cittadini in riferimento ad un bene primario ed essenziale".








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