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"Suicidio in carcere lascia costernati, a breve avviso per il Garante"

Carcere cella

"Il recente suicidio di un uomo di 62 anni nella Casa circondariale di Benevento, ottavo in Campania, è una notizia che lascia costernati. Quando un detenuto si toglie la vita, lo Stato fallisce e il dettato costituzionale, che all'articolo 27 impone la funzione rieducativa della pena, viene tradito", lo scrive  il sindaco di Benevento Clemente Mastella.

"In attesa di soluzioni strutturali che mitighino il problema della condizione carceraria in Italia e che dipendono dall'autorità di Governo, il Comune di Benevento, a breve scadenza, emanerà l'avviso pubblico per la nomina del Garante comunale dei detenuti: una misura di civiltà che il Consiglio comunale, lo scorso 26 luglio, ha votato meritoriamente all'unanimità".

I RADICALI ITALIANI. "Ogni giorno ci troviamo costretti a commentare il macabro bollettino di un nuovo suicidio. Con quello di Benevento, siamo arrivati a 68 persone. Si rischia di puntualizzare l'ovvio quando ripetiamo che le carceri stanno scoppiando, che le strutture sono fatiscenti e che le attività rieducative sono inesistenti, che il disagio psichico dilaga e che non si intravede all'orizzonte una seria e pragmatica riforma carceraria.

Il 10 agosto abbiamo visitato il carcere di Benevento. Come in gran parte degli istituti, abbiamo riscontrato una presenza di detenuti elevata e preoccupante, quasi il doppio della capienza prevista dalla legge. C'è una carenza di organico: mancano 50 agenti rispetto alla pianta organica, così come mancano funzionari. Si assiste a una sistematica violazione dei diritti umani alla quale non ci abitueremo mai...".

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