E’ avvenuto quello che nessuno avrebbe voluto. Quello che tutti fino alla fine hanno sperato non si avverasse.
Fino alla fine la comunità di Grottaminarda, dell’Irpinia e del Sannio insieme alla famiglia dell’Arma dei Carabinieri hanno pregato minuto dopo minuto affinché quel destino già atroce potesse lenire le ferite trasformando le gravissime e ormai fin troppo compromesse condizioni di salute di Francesca in un improvviso risveglio.
Invece il destino ancora una volta non è stato lieve.
Ha scritto la pagina più buia.
A distanza di un giorno dall’ultimo abbraccio a suo fratello Lorenzo e allo zio Rocco anche Francesca, la studentessa universitaria - nonostante abbia lottato in quel letto della rianimazione – non è riuscita a restare aggrappata alla Vita che, invece, doveva continuare a sorridere con lei, con i suoi genitori, con i suoi amici, con la sua famiglia.
Quella luce non è giunta, quegli occhi non si sono aperti e il suo cuore si è fermato per sempre spezzando quello dei suoi amati genitori sprofondati in un dolore profondo, lancinante, che fa mancare il respiro.
Un dolore immenso, ingiusto.
Francesca insieme a Lorenzo e allo zio Rocco Guarino sono tutti in Cielo a vegliare sui propri cari affinché possano alleviare la immensa sofferenza che questa famiglia onesta, genuina, laboriosa e altruista sta patendo.
Un lutto nel lutto in una giornata che diventa ancora più plumbea.
Un lutto sul cuore, sul braccio e sul Tricolore a mezz’asta.
Ieri mattina alle ore 10 purtroppo la tragica notizia "la morte cerebrale" e la decisione – dopo 6 ore circa – di dare il consenso alla donazione degli organi. Un altro atto d’amore della famiglia di Francesca Schirinzi.
Ciao cara Francesca... continua a sorridere da Lassù e a dare conforto ai tuoi meravigliosi genitori.
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