“Una breccia nella Fornero. Il nostro impegno continua”, uno slogan che non poteva essere più efficace per sintetizzare la posizione della Uil che, al Palazzo dei Congressi di Roma all’Eur, ha riunito oltre 2.500 delegati provenienti da tutta Italia. Una grande manifestazione su pensioni, lavoro e contratti.
La Uil ha rivendicato i risultati ottenuti, in questi due anni, nei confronti con il Governo sulla previdenza; ma, consapevole che c’è ancora molto da fare su questo fronte, ha lanciato la richiesta per l’avvio della terza fase.
“Vogliamo partire dagli obiettivi raggiunti - ha sottolineato Barbagallo - per aprire la terza fase della previdenza, qualunque sia il prossimo Governo con cui ci confronteremo. Bisogna avviare subito le due Commissioni, una per la separazione della previdenza dall’assistenza e l’altra per la definizione degli altri lavori gravosi e delle rispettive effettive e specifiche aspettative di vita”.
Il leader della Uil, poi, incalzato dalle domande dei giornalisti, ha replicato che: “Il cane da guardia della Monti-Fornero, e parlo di Boeri, si è subito messo in allarme: ebbene, il prossimo anno dovremo riconquistare la gestione della previdenza nel nostro Paese, visto che si tratta di risorse dei lavoratori e delle imprese, e non dei professori della Bocconi. Noi chiediamo una nuova governance dell’Inps”.
Altri temi della mattinata, il lavoro, il fisco e i contratti: “Dovremo salvaguardare l’occupazione - ha proseguito Barbagallo - e per questo abbiamo anche rivendicato il rinnovo degli ammortizzatori sociali, oltre a investimenti pubblici e privati per poter garantire la ripresa economica. Il prossimo anno, poi, sarà quello di una vertenza fiscale nel nostro Paese per salari e pensioni più pesanti, e quindi per un fisco più leggero.
Il Pil, infine, deve aumentare per redistribuire la ricchezza attraverso i contratti, a partire da quelli del pubblico impiego, che dovremo rinnovare entro la fine del 2017”.
Ultima questione, il difficile momento nei rapporti tra Cgil, Cisl, Uil: “Speriamo di ricompattare il fronte perché noi siamo profondamente unitari. Vorrei lanciare un appello - ha concluso Barbagallo - facciamo un accordo etico tra le tre Confederazioni, in modo che nessun Segretario generale di Cgil, Cisl, Uil si possa candidare nei cinque anni successivi, alla fine del proprio mandato sindacale. Così facendo non ci sarà il sospetto che qualcuno lavori per altri scopi”.
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