Un incendio di vaste dimensioni sta interessando il deposito di una importante azienda con sede ad Airola.
Si tratta di una fabbrica che produce componentistica in plastica per auto.
Sul posto i Carabinieri del comando compagnia di Montesarchio, i Vigili del fuoco di Benevento supportati anche dalle squadre di Caserta impegnati a domare il fuoco e a mettere in sicurezza l'area.
Al momento non si registrano feriti.
Da quanto si apprende, però, pare che un vigile del fuoco abbia avuto un malore.
IN AGGIORNAMENTO
Notte di lavoro intenso per le squadre dei vigili del fuoco di Benevento, Caserta supportati dai caschi rossi di Avellino, Napoli e Salerno che hanno cercato di scongiurare il peggio: evitare che le fiamme altissime potessero raggiungere anche le altre aziende limitrofe e lambire le case ma anche per scongiurare quanto possibile il diffondersi della coltre acre e densa che il vento ha diretto verso i paesi del casertano e napoletano.
Sul posto anche l'Arpac, azienda per la protezione ambientale della Campania, per analizzare la qualità dell'aria e scongiurare il rischio di una nube tossica.
Non destano particolari preoccupazioni - anche è ancora ricoverato al San Pio di Benevento - le condizioni del vigile del fuoco trasportato in ospedale perché colto da malore mentre era intento a domare le fiamme. Probabilmente il malore è stato dovuto alle forti esalazioni sprigionate dalla combustione.
Ma intanto si continua a lavorare.
Ad Airola e in diversi comuni limitrofi i plessi scolastici rimarranno chiusi, sospeso anche il mercato.
I sindaci invitano i cittadini a limitare le uscite e a tenere le finestre delle abitazioni chiuse.
LE RISULTANZE DELL'ARPAC I tecnici del Dipartimento Arpac di Benevento sono al lavoro per svolgere indagini ambientali a seguito dell’incendio che si è sviluppato nella zona industriale di Airola, interessando i capannoni dell'azienda che produce componenti in plastica per settore automotive.
Il personale dell’Agenzia ha effettuato una attenta ricognizione dello stato dei luoghi, nel corso della quale ha individuato la tipologia di materiale assoggettato all'incendio, le modalità costruttive dell'edificio coinvolto, nonché il contesto antropico e ambientale in cui è ubicato il sito colpito dalle fiamme.
Di conseguenza, sono state impartite ai soggetti competenti le prescrizioni tecnico operative finalizzate a minimizzare gli impatti ambientali derivanti dalle attività di spegnimento.
Sulla base dell’esame dei materiali soggetti all’incendio, i tecnici Arpac stanno procedendo ad installare, nei pressi del sito, in posizioni significative, campionatori passivi a simmetria radiale, allo scopo principale di rilevare le concentrazioni di COV (composti organici volatili) aerodispersi.
L'Arpac sta inoltre procedendo a installare un campionatore ad alto flusso per la determinazione della concentrazione di diossine e furani aerodispersi.
L’Agenzia sta valutando inoltre, in base all’evoluzione del quadro dei dati disponibili, di posizionare un laboratorio mobile per integrare il monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio interessato dall’incendio.
Per completare il quadro informativo derivante dalla strumentazione posizionata nei pressi del sito dell’incendio, potranno essere utilizzati anche i risultati forniti dalle stazioni della rete di monitoraggio stabilmente operativa sul territorio.
Nei prossimi giorni, inoltre, si provvederà al campionamento dei suoli superficiali (top soil), in terreni situati lungo la direzione di prevalente dispersione della colonna di fumo generata dall’incendio, per valutare eventuali impatti da ricaduta del particolato originato dalla combustione.
I risultati delle attività in corso saranno pubblicati non appena disponibili.
14 OTTOBRE ORE 7.06
L'incendio seppure circoscritto, al momento, non è stato ancora completamente domato.
Intanto indagano - per capire cosa abbia potuto innescare l'incendio - i carabinieri del Comando Compagnia di Montesarchio che stanno presidiando l'area ininterrottamente da ieri pomeriggio.
ORE 13.10 – PRIMI RISULTATI DELL'ARPAC
È entrato in funzione nella serata di ieri il campionatore ad alti volumi di aria che i tecnici del dipartimento Arpac di Benevento hanno posizionato nei pressi del sito.
I dati del monitoraggio delle diossine disperse in atmosfera verranno diffusi non appena disponibili.
Ma intanto questa mattina la direzione tecnica dell’Agenzia (UOC Reti di monitoraggio e Centro meteorologico e climatologico) ha esaminato il quadro complessivo dei dati meteo e di qualità dell’aria disponibili, riferiti alla giornata di ieri.
L’incendio ha determinato la formazione di una colonna di fumo nero che, trasportata da una sostenuta ventilazione generalmente da NE, si è propagata verso SO raggiungendo anche l’area metropolitana di Napoli.
Tale ventilazione, per lo più forte, continuerà anche nella giornata di oggi contribuendo a disperdere eventuali sostanze inquinanti ancora presenti nell’aria ambiente.
In tutta l’area interessata le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria non hanno registrato superamenti dei limiti di legge in nessuno dei parametri normati. In concomitanza con l’incendio alcune stazioni, per le quali si dispone del dato orario, hanno fatto registrare per alcune ore un significativo aumento della concentrazione del particolato.
In particolare nella stazione che si trova presso il Museo Nazionale di Napoli le concentrazioni di PM10 hanno raggiungo il maggior valore orario pari a 114,8 µg/m3 – microgrammi per metro cubo (PM2.5: 94,1 µg/m3).
Picchi meno elevati ma comunque significativi sono stati rilevati nelle stazioni di Pomigliano d’Arco (35,5 µg/m3, PM2.5: 34,6 µg/m3) e di Napoli Ferrovia (60,8 µg/m3, PM2.5: 41,9 µg/m3). In tutti questi casi la situazione è rientrata rapidamente e le concentrazioni medie giornaliere di particolato di ieri sono rispettivamente 22,6 µg/m3, 16,2 µg/m3 e 20,3 µg/m3, quindi al di sotto del limite di 50 µg/m3 che la norma stabilisce non debba essere superato più di 35 volte nel corso di un anno civile.
È importante osservare che i temporanei aumenti della concentrazione oraria del particolato descritti sopra si registrano anche, e non di rado, in altre situazioni in assenza di incendi, per cui il legame tra questi temporanei aumenti e l’incendio di Airola, ancorché possibile, non è comunque certo.
La ventilazione sostenuta da grecale continuerà per tutta la giornata di oggi, favorendo la dispersione degli inquinanti.
Per integrare le informazioni fornite dalla rete di monitoraggio, nel corso della giornata odierna è prevista l’attivazione, nei pressi del sito dell’incendio, di un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria, nell’ottica di valutare eventuali effetti persistenti nell’area più immediatamente interessata dall’evento.
Il laboratorio mobile si affianca alla strumentazione già attiva (tra cui il campionatore per il monitoraggio delle diossine). Sul sito arpacampania.it verranno pubblicati tutti gli aggiornamenti relativi alle attività in corso.
--------
VERTICE IN PREFETTURA. ECCO LA SINTESI Si è svolto questa mattina un debriefing sulle operazioni di spegnimento dell’incendio.
All’incontro hanno partecipato il prefetto, Carlo Torlontano, il comandante provinciale vigili del fuoco, Raffaella Pizzimenti, la direttrice del dipartimento provinciale dell’Arpac – Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania, Elina Barricella, il sindaco di Airola, Vincenzo Falzarano, nonché il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che, presente in città per impegni istituzionali precedentemente assunti, ha voluto essere presente quale segno di vicinanza alle Istituzioni e alla comunità locale.
L’incendio, che ha assunto vaste proporzioni, si è propagato anche al vicino deposito di un'altra società, e, come noto, ha originato una densa nube di fumo di colore scuro.
Per tali motivi è stata subito allertata l’Arpac per una preliminare analisi sull’incidenza dei fumi sulla qualità dell’aria.
Al momento, tenuto conto delle particolari condizioni meteoclimatiche, della forte ventilazione nel corso dell’evento e della conseguente diluizione dei contaminanti, è ragionevole ipotizzare livelli di inquinamento non eccessivamente preoccupanti.
I risultati acquisiti dalla rete fissa regionale di controllo della qualità dell’aria rivelano valori di pmi non superiori ai limiti di legge.
Nondimeno, una più puntuale analisi nell’area interessata dall’incendio potrà aversi nelle prossime 24 ore, sulla base degli esiti dei rilievi dei campionatori mobili passivi a simmetria radiale, per la rilevazione di COV – composti organici volatili – e di quelli ad alto flusso, per la rilevazione di diossine e furani, che Arpac ha già provveduto ad installare in loco.
A scopo precauzionale, nel corso dell’evento, è stato suggerito ai sindaci dei Comuni limitrofi di adottare ogni utile iniziativa per limitare la circolazione delle persone.
Il Comune di Airola ha attivato il Centro Operativo Comunale che continuerà a monitorare la situazione e a fornire ogni utile supporto alla popolazione.
L’intervento immediato dei vigili del fuoco e la tempestiva, puntuale, analisi della portata dell’evento hanno consentito di organizzare un piano di intervento efficace, con l’ausilio di diverse squadre e mezzi, anche provenienti dai Comandi Provinciali di Napoli, Avellino, Caserta e Salerno, unitamente ad un nucleo regionale di specialisti NBCR, nonché delle componenti delle Forze di Polizia intervenute in loco.
I vigili del fuoco, in tal modo, sono riusciti ad evitare che l’incendio si propagasse all’area destinata alle vernici e solventi nonché verso gli altri stabilimenti limitrofi.
Nel corso delle attività di spegnimento un vigile del fuoco è rimasto intossicato, ma le sue condizioni non destano preoccupazione.
L’incendio, al momento, pur se ancora in atto, è circoscritto e sotto controllo.
Il prefetto ha espresso vivo apprezzamento e un sentito ringraziamento al Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Benevento, Raffaella Pizzimenti, a tutto il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Benevento, dei Comandi Provinciali di Napoli, Avellino e Caserta, accorsi in supporto, nonché ai rappresentanti delle Forze di Polizia e delle altre componenti istituzionali per lo straordinario lavoro svolto.
ORE 17.47- DATI AGGIORNATI ARPAC. Materiale soggetto all’incendio. Attraverso la documentazione tecnica relativa al sito colpito dalle fiamme, si è appurato che il materiale soggetto all’incendio è composto prevalentemente dal polimero polipropilene, utilizzato in un altro sito per la produzione di componenti per il settore automotive.
Acque di spegnimento. È in corso il controllo dei possibili impatti ambientali delle acque di spegnimento utilizzate per estinguere l’incendio, con campionamenti delle acque che giungono all’impianto di depurazione comunale dalla rete delle acque reflue dell’area industriale.
Inquinanti atmosferici. In riferimento al territorio complessivo interessato dall’evento, il quadro meteorologico continua ad essere caratterizzato da una sostenuta ventilazione di grecale che favorisce la dispersione delle sostanze inquinanti.
In corrispondenza di ciò, le stazioni di monitoraggio della rete regionale di qualità dell’aria registrano valori molto bassi delle concentrazioni dei vari inquinanti monitorati, senza alcun superamento dei limiti di legge. Nel corso della serata e della giornata di domani la ventilazione andrà incontro ad una progressiva attenuazione, disponendosi dai quadranti settentrionali, con condizioni che saranno meno favorevoli alla dispersione degli inquinanti.
Per un esame relativo al territorio più immediatamente esposto, Arpac ha installato oggi nei pressi del sito colpito dalle fiamme un laboratorio mobile che monitorerà le concentrazioni orarie di benzene, toluene, xilene, CO, NO, NO2, NOx, ozono, PM10 e PM2.5. Ciò permetterà di valutare lo stato della qualità dell’aria nel periodo successivo all’incendio. Nei prossimi giorni è prevista la diffusione dei primi risultati del monitoraggio delle diossine disperse in atmosfera, avviato nella serata di ieri con un campionatore posizionato nei pressi dello stabilimento colpito dalle fiamme.
Terreni. A breve è in programma anche lo svolgimento di campionamenti di terreno superficiale (top soil) in aree di possibile ricaduta degli inquinanti atmosferici diffusi nel corso dell’evento.
Commenta l'articolo