Le chiacchiere sono finite. Ora è solo tempo di scendere sul parquet e dare il meglio di sé. Qualcuno diceva che comunque vada sarà un successo. ma evidentemente non è di questa idea Sacripanti, che ha voglia di lasciare il segno sin dalla prima gara , dall’esordio nella tana della Grissin Bon Reggio Emilia. Questa sera il Pala Bigi sarà una vera bolgia. Poche decine i sostenitori dell’Avellino che riusciranno a farsi spazio in mezzo agli oltre tremila tifosi della Reggiana. Squadra più sola del solito, dunque, ma senza alcun timore reverenziale, ed anzi con la voglia di riscattare il ko subito per mano della Grissin Bon in campionato, alla seconda del girone di andata. Altra squadra, altra musica. Avellino sa bene che affronta una squadra dura e che ha dalla sua parte anche la storia. Nonostante la società sia stata creata solo negli anni settanta, e nonostante le tante altalenanti partecipazioni alla massima serie, con parecchie sortite negative in A2, la Grissin Bon partecipa per l’undicesima volta alle fasi dei playoff. Per la terza volta è in semifinale, dove aveva arrestato il cammino nel 1997/98. Non si può dimenticare poi che la squadra pescata in semifinale da Avellino, l’anno scorso fu protagonista della incredibile finale scudetto che poi fu vinta da Sassari, all’esito di una infinita serie durata ben sette gare. Rispetto a non timore; da qui deve partire Avellino questa sera. Per il resto: dita incrociate e ottimismo.