L’Avellino non va oltre il pari nella trasferta di Carpi, ma alla fine davvero non si sa se vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. La squadra biancoverde era partita forte, passando in vantaggio con Arini. Lo stesso giocatore che qualche minuto più tardi sarebbe stato costretto a lasciare la sua squadra in dieci uomini in seguito all’espulsione rimediata per un quanto meno dubbio fallo di mani in area in seguito al quale l’arbitro dell’incontro ne ha decretato l’espulsione. Avellino costretto quindi all’inferiorità numerica da un episodio che solo per usare un eufemismo definiamo da moviola. Calcio di rigore sbagliato dai padroni di casa, che non ne approfittavano. La squadra biancoverde sotto di un uomo subiva poi il pari del Carpi. Sugli scudi, e meritandosi la qualifica di migliore in campo, finiva Seculin, l’estremo difensore biancoverde che compiva almeno quattro parate fondamentali per tenere il punto. Dunque la sensazione che si prova al novantesimo è duplice. Da un lato c’è il dispiacere per avere ancora una volta subito una seppur parziale rimonta, contro una squadra apparsa abbordabile e che sicuramente affrontata in parità numerica non sarebbe stata così pericolosa. Dall’altro lato viene quasi da dire che vada bene così, proprio per come si erano messe le cose. Il rigore sbagliato, le parate importanti di Seculin, la tenuta in dieci contro undici, sembrano tutti elementi volti a confermare che la serata di ieri poteva andare anche peggio ai biancoverdi. Tanto più che quella di ieri sembra essere stata una giornata piuttosto interlocutoria, con molti pareggi in zona play off. Certo, fanno rumore il successo del Crotone sul campo del Lanciano e quello del Trapani contro lo Spezia, entrambi maturati in trasferta, come pure, in senso opposto, il ko dell’Empoli contro il Varese. Per il resto, però, giornata di pareggi quella del turno infrasettimanale, almeno per quel che riguarda le squadre che si trovano davanti ai lupi. Alle spalle dei biancoverdi attenzione al Pescara, che ora tallona gli irpini ad una sola lunghezza. L’Avellino ha 45 punti, il Pescara 44, e dunque c’è un ritorno di quelli importanti in ottica play off. Ovvio che con un solo punto rimediato in tre partite il bilancio parziale si fa negativo, ma occorre tenere botta e riuscire a mettersi in condizione di reagire anche a quest’altra sfortunata trasferta. Magari cercando di fare tesoro di quanto di positivo emerso nella partita di ieri. Guardando, appunto, il bicchiere mezzo pieno.
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